Vincenzo Mollica: Una vita affrontata con coraggio e passione



Nelle profonde parole di Vincenzo Mollica emergono storie di sfide e trionfi, di scoperte e perdite, e soprattutto, di un’immensa passione per l’arte e la vita. La sua storia inizia con la rivelazione devastante della sua futura cecità quando aveva soli sette anni, un momento che ha segnato l’inizio di un viaggio straordinario.



Il Momento Che Ha Cambiato Tutto

L’annuncio della sua futura cecità è avvenuto durante una visita medica a Ardore, quando Mollica aveva sette anni. Ricorda chiaramente il momento in cui, nella sala d’attesa, ha sentito il verdetto mentre i genitori erano nell’ufficio del medico: “Devo dirvi che vostro figlio diventerà cieco.” Questo momento ha segnato l’inizio di una nuova realtà, ma non ha spezzato lo spirito di determinazione di Mollica.

Ricordi d’Infanzia e l’Incontro con il Padre

La sua infanzia è stata un mix di esperienze diverse, tra Modena e il Canada, dove ha passato periodi formativi della sua vita. Le memorie di Mollica includono le avventure a Toronto e le lezioni di un immigrato triestino che gli ha insegnato a far rimbalzare le pietre sull’Ontario. La figura amorevole della nonna, cuoca nella sua scuola, è stata una costante rassicurante nella sua giovinezza.

Mollica parla anche della separazione dei suoi genitori e dell’incontro con suo padre a Napoli, un evento che ha segnato l’inizio di un profondo legame. Suo padre, riconoscendo la passione di Mollica per i fumetti, lo ha introdotto in un mondo di avventure attraverso personaggi come Braccio di Ferro e Topolino, influenzando così il suo futuro interesse artistico.

L’Amore per il Disegno e la Sfida della Cecità

La passione di Mollica per il disegno è sempre stata una parte centrale della sua vita. Ha trascorso ore a riempire fogli con acquarelli, cercando di catturare la realtà o la sua percezione di essa. Nonostante la cecità incombente, il suo spirito creativo non si è mai spento.

Mollica spiega come ha adottato tecniche per memorizzare ambienti e oggetti, sfruttando la vista residua per consolidare i suoi ricordi visivi. Anche se non può più scrivere a mano, continua a comporre articoli nella sua mente, visualizzando le lettere e percependole quasi come se fossero tangibili. La perdita della vista non ha attenuato il suo amore per l’arte e i colori, che continuano a brillare intensamente nella sua memoria. Il suo desiderio di riempire il mondo di colori non rappresenta solo un sogno artistico, ma anche un profondo apprezzamento per la vita e le sue sfumature.

Vincenzo Mollica è un esempio straordinario di come la passione e la determinazione possano trionfare anche nelle circostanze più impegnative, ispirando tutti noi a vedere il mondo attraverso occhi diversi e a vivere la vita con gratitudine e creatività. La sua storia è una testimonianza di forza e resilienza, un faro di speranza per tutti coloro che affrontano sfide nella vita.



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