Bambina di un anno e mezzo, Sofia, travolta e uccisa davanti all’asilo a Brescia: l’autista del Suv è un’altra nonna



Un incidente straziante coinvolge una bambina e due nonne, una alla guida e una che accompagnava la piccola Sofia. La comunità è sotto shock.



Si chiamava Sofia Archetti e aveva solo un anno e mezzo la bimba che è stata investita e uccisa da un Suv a Brescia nella giornata di ieri, lunedì 3 giugno. La piccola stava uscendo dall’asilo, tenuta per mano dalla sua nonna, che insieme al marito, entrambi ultraottantenni, erano andati a prenderla all’uscita da scuola per aiutare la nuora, rimasta a casa con un altro bambino ancora più piccolo, forse appena nato. Un gesto d’amore dei due anziani che si è trasformato in una tragedia quando hanno visto morire la loro nipotina davanti ai loro occhi. La bambina è stata travolta e uccisa da un’auto guidata da un’altra nonna, lì per lo stesso identico motivo: prendere il nipotino, un po’ più grande della vittima, e riportarlo a casa dai suoi genitori. Ma qualcosa è andato terribilmente storto.

Sono le 16 circa e davanti alla scuola Little England di viale Caduti del Lavoro a Brescia c’è una calca di mamme, papà, nonni e nonne, tate e tati. Tutti sono lì per prendere i bambini che escono da scuola: chi dall’asilo, chi dalla scuola materna e chi dalle elementari. È un istituto onnicomprensivo e dentro, com’è bello e giusto che sia, ci sono bambini di ogni età, genere e nazionalità. Per molti è uno degli ultimi giorni di scuola e, a differenza dei giorni precedenti, c’è la speranza di poter andare al parco a giocare: finalmente c’è il sole. Ma una frazione di secondo ha cambiato il destino di quella giornata e soprattutto della piccola Sofia e della sua famiglia. Ma forse, seppur in modo diverso, anche dell’altra nonna, quella alla guida dell’auto.

Mentre i bimbi defluivano dall’istituto, una donna di 74 anni perde il controllo della sua Mercedes Glc, uno di quei Suv che – almeno all’apparenza – sembrerebbero più adatti per scalare i passi sterrati di montagna o per fare safari in Africa, ma che ora va tanto di moda utilizzare per andare a fare la spesa al supermercato di fronte casa. L’auto procede a bassissima velocità, ma tanto basta perché quando investe Sofia e la sua nonna non lascia scampo alla piccola. Le sue condizioni sono subito apparse disperate.

La tragedia ha sconvolto l’intera comunità scolastica e il quartiere. I genitori degli altri bambini presenti hanno cercato di consolare i nonni di Sofia, ma il dolore era troppo grande. La polizia locale è intervenuta immediatamente per ricostruire la dinamica dell’incidente e capire cosa abbia portato la donna alla guida a perdere il controllo del veicolo. Alcuni testimoni parlano di un malore improvviso o di un errore umano, ma le indagini sono ancora in corso.

Nel frattempo, il sindaco di Brescia ha espresso il suo cordoglio alla famiglia Archetti e ha annunciato che verranno prese misure per migliorare la sicurezza stradale nelle vicinanze delle scuole. “Non possiamo permettere che una simile tragedia si ripeta,” ha dichiarato il primo cittadino.

La famiglia di Sofia è ora stretta nel dolore, cercando di trovare un senso a una perdita così devastante. Anche la nonna alla guida del Suv è in stato di shock ed è stata ricoverata in ospedale per accertamenti. La comunità si stringe attorno a entrambe le famiglie coinvolte in questo tragico evento, offrendo supporto e solidarietà in un momento così difficile.



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