Bambina perde la vita soffocata da un tappo di bottiglia di plastica, la madre in lacrime: “Ha combattuto fino alla fine”



Lido di Venezia: La comunità è scossa dalla tragica morte di una bambina di 18 mesi, soffocata da un tappo di plastica. La famiglia chiede risposte sulla gestione dell’emergenza.



Un dramma che lascia il segno: la piccola Elettra, descritta dalla madre Emili come una “vera leonessa”, ha combattuto strenuamente per sopravvivere. Nonostante gli sforzi dei genitori e dei medici, la bimba ha perso la vita, sollevando molte domande sulla gestione dell’emergenza. “Ha lottato, è stata veramente una leonessa. La nostra domanda è perché non l’hanno tolto subito al Lido e si è atteso così tanto?” si chiede Emili, con la voce spezzata dall’emozione.

Venerdì mattina, mentre giocava nel bagno di casa, la piccola Elettra ha ingoiato un tappo di plastica. I genitori hanno tentato disperatamente di liberare le vie respiratorie con manovre di disostruzione, ma senza successo. Trasportata d’urgenza all’ospedale Monoblocco del Lido di Venezia, Elettra ha dovuto attendere l’arrivo di un elicottero da Treviso, ritardato a causa di un guasto, per essere trasferita all’ospedale di Padova. Lì, nonostante l’uso di tecnologie avanzate come la macchina cuore-polmoni ECMO, le condizioni della bambina sono peggiorate, culminando nella sua morte il sabato mattina.

L’incidente ha sollevato interrogativi sulla prontezza e l’efficacia delle procedure di emergenza locali, in particolare per quanto riguarda la disponibilità di attrezzature necessarie per affrontare situazioni critiche come quella di Elettra. “Mi hanno risposto che al Lido non c’è l’apparecchio per vedere dov’era l’ostruzione”, ha condiviso Emili, sottolineando una possibile lacuna nei protocolli di emergenza che potrebbe aver impedito un esito diverso. La comunità e i familiari ora chiedono che si faccia luce sull’accaduto.

In risposta alla tragedia, le autorità sanitarie locali hanno avviato un’indagine interna per valutare le tempistiche e le modalità di intervento. Il direttore dell’ospedale Monoblocco del Lido ha dichiarato: “Stiamo collaborando con tutti gli enti coinvolti per comprendere cosa sia andato storto e assicurarci che situazioni simili non si ripetano”. Tuttavia, la famiglia di Elettra e l’intera comunità restano in attesa di risposte concrete.

La tragica vicenda ha acceso il dibattito sulla necessità di migliorare le infrastrutture sanitarie dell’isola e garantire una risposta più rapida ed efficace in caso di emergenze. “Non possiamo permettere che altre famiglie subiscano lo stesso dolore”, ha affermato un portavoce della comunità locale. L’appello è chiaro: è urgente potenziare i servizi di emergenza per evitare che tragedie simili si ripetano.



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