Cenano al ristorante giapponese, poi fuggono e travolgono il proprietario: «Non volevano saldare il conto da 109 euro»



Un gruppo di quattro persone ha cercato di fuggire senza pagare il conto in un ristorante di Foggia, tentando di investire il proprietario con l’auto. Il titolare, Lin, denuncia l’accaduto e racconta la sua amarezza.



In quattro si sono recati al sushi per una cena tranquilla, ma alla fine del pasto non avevano alcuna intenzione di pagare: saliti in auto, hanno addirittura tentato di investire il titolare del ristorante. Tutto per un conto di appena 109 euro, poco più di 27 euro a testa. È successo a Foggia ieri sera intorno alle 23.30 e a denunciare i fatti è Lin, cinese di 29 anni, titolare del ristorante Sushi Xian: «Hanno tentato di investirmi per fuggire e non pagare il conto», spiega denunciando quello che è successo ieri nel parcheggio del suo locale.

Un episodio simile è avvenuto recentemente a Roma, dove una donna ha investito il marito con l’auto; la vittima aveva 73 anni. Tuttavia, l’incidente a Foggia ha lasciato una comunità intera sconvolta.

Lin racconta che «quattro persone, tre adulti e un bambino, sono giunti nel locale intorno alle 20.30. Hanno preso menù completi nella formula all you can eat, oltre a bottiglie di vino, acqua e dolci per un totale di 109 euro. Sono stati in sostanza tre ore seduti e, al momento di pagare il conto, ho notato l’uscita dal locale prima di uno degli adulti con il minore e poi degli altri due».

Quando Lin ha chiesto dove stessero andando, gli hanno risposto che dovevano prendere il portafoglio in auto. «In quel momento sono entrati in auto, alla cui guida c’era già l’uomo uscito prima, e hanno messo in moto. Io mi sono messo davanti al cofano mentre loro acceleravano. Il tutto per una quindicina di metri prima che io mi spostassi per evitare di farmi male».

La scena è stata immortalata dalle telecamere di videosorveglianza esterne. Lin vive in Italia da 12 anni con la sua famiglia e da 8 anni ha aperto l’attività alla periferia di Foggia. «Non ho avuto paura ma sono molto arrabbiato e amareggiato da quanto accaduto perché uno lavora seriamente ogni giorno», conclude annunciando di aver sporto denuncia ai carabinieri.

L’episodio solleva ancora una volta la questione della sicurezza nei locali pubblici e mette in luce la necessità di misure più severe contro chi cerca di eludere il pagamento dei conti. La comunità locale ha espresso solidarietà a Lin, sottolineando l’importanza del rispetto reciproco e della legalità.



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