Cucciolo di setter inglese precipita in un burrone, caduta da 100 metri. Soccorso dopo quattro giorni dai Vigili del Fuoco casertani



Il setter inglese, un cane noto per la sua vivacità e dolcezza, è protagonista di una commovente storia di salvataggio avvenuta nella provincia di Caserta. Un giovane esemplare di soli 6 mesi è riuscito a sopravvivere dopo essere caduto in un dirupo di circa 100 metri nella località di Garofali a Roccamonfina.



Il disavvento si è verificato all’inizio della settimana quando il cucciolo è sfuggito al controllo dei suoi proprietari, precipitando in un’area impervia. Nonostante la zona fosse densamente vegetata e difficile da navigare, il ritrovamento è avvenuto solo dopo intensi giorni di ricerche. La squadra di soccorso, composta da esperti dei vigili del fuoco del distaccamento di Piedimonte Matese e specialisti SAF (Speleo Alpino Fluviale) del comando di Caserta, ha collaborato per localizzare e recuperare il giovane cane.

Operazioni di salvataggio dettagliate

Le operazioni di salvataggio hanno richiesto un’organizzazione meticolosa e l’uso di tecniche avanzate. Inizialmente, il tentativo di recupero del giovedì è stato infruttuoso a causa della complicata vegetazione. Tuttavia, il giorno seguente, una ricerca combinata dal basso, attraverso il torrente Savone, e dai versanti del monte ha portato al successo. Gli operatori hanno effettuato un’ultima discesa di 50 metri su corda per raggiungere il cucciolo, che è stato poi imbragato e messo in sicurezza.

Il cucciolo di setter inglese è stato finalmente salvato e restituito ai suoi proprietari, sani e salvi. Questa operazione ha messo in luce ancora una volta la professionalità e il coraggio del team di soccorso, dimostrando il loro impegno nel proteggere la vita di animali e persone.

Questa storia non solo ribadisce l’importanza del vigile del fuoco e delle squadre specializzate nel recupero e nel salvataggio, ma sottolinea anche l’essenziale bisogno di supervisione e sicurezza per gli animali domestici, specialmente in ambienti potenzialmente pericolosi.

Il lieto fine per il giovane setter inglese ci ricorda l’importanza del lavoro di squadra e dell’intervento rapido in situazioni di emergenza, elementi cruciali per salvare vite, umane e non.



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