Gianni Aggio non risponde al telefono, trovato morto in casa a Treviso dopo una settimana: aveva 64 anni



Il cellulare squillava a vuoto e dal citofono non arrivava mai nessuna risposta. Quando i vigili del fuoco e i carabinieri hanno forzato la porta, i timori dei vicini si sono trasformati in una tragica realtà. Gianni Aggio, ex operaio di 64 anni, era morto da almeno una settimana. Il corpo, già in stato di decomposizione, è stato trovato nella sua abitazione di via Papa Luciani, a Castello di Godego. La causa del decesso è stata quasi certamente un malore. I militari intervenuti sul posto hanno escluso subito il coinvolgimento di terzi nella morte del pensionato. Sulla salma, infatti, non c’erano segni di violenza, la porta era chiusa a chiave dall’interno e le stanze erano in ordine.



A dare l’allarme sono stati i vicini, preoccupati perché l’uomo non si vedeva da giorni e non rispondeva alle chiamate. Hanno bussato alla porta, invano. Il silenzio ha rafforzato i loro timori, spingendoli a chiamare i soccorsi. Il medico non ha potuto fare altro che constatare il decesso dell’ex operaio, per cause naturali. La sua morte, improvvisa e in solitudine, ha scosso l’intero paese. Un epilogo amaro per un uomo che dopo la pensione aveva dedicato gran parte del proprio tempo ed energie al volontariato. Faceva parte della Pro Loco godigese e in passato aveva militato anche nel Comitato Madonna della Crocetta.

Gianni Aggio era originario di Fanzolo, frazione di Vedelago, ma si era trasferito a Castello di Godego dopo la separazione dalla moglie. La sua morte ha lasciato un vuoto profondo nella comunità che lo conosceva come una persona generosa e sempre pronta ad aiutare gli altri. La sua dedizione al volontariato era nota a tutti e la sua scomparsa ha lasciato un segno indelebile nel cuore di chi lo conosceva.



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