Il ritorno di Cicalone e della sua crew nella metropolitana ha preso piede, attirando nuovamente l’attenzione. La scena si è svolta all’interno di un treno, dove il gruppo ha notato un presunto borseggiatore. Senza pensarci due volte, lo hanno afferrato e lo hanno buttato fuori dal convoglio.
Poco prima di compiere l’atto, si sentono in sottofondo le parole minacciose del gruppo: «Dai, scendi, merda, vieni con noi». Il giovane, seduto in uno dei pochi posti liberi, non sembra impressionato dalla situazione. Alla mancanza di risposta, Cicalone e i suoi si avvicinano e cominciano a lanciargli insulti. Uno di loro colpisce con un pugno la parete del vagone per intimidire ulteriormente. Nel giro di pochi attimi, il borseggiatore viene sollevato di peso e trascinato fuori dal treno, lasciato in giardino. Questo episodio segna il ritorno di Cicalone, a seguito di una violenta rissa avvenuta poche settimane fa.
Il fatto è accaduto giovedì scorso, poco prima che la linea metropolitana subisse un’interruzione a causa di una segnalazione proveniente dalla stazione di Flaminio. Secondo le fonti, il giovane coinvolto nell’incidente avrebbe cercato di scappare a piedi, creando interrogativi sulla sua identità. Alcuni testimoni sostengono che potesse essere proprio lui il borsa*ggiatore sbattuto fuori dal treno da Cicalone e il suo gruppo.
A distanza di due giorni dall’episodio, non si hanno conferme sulla correlazione tra i fatti. Tuttavia, ciò che emerge chiaramente dal video diffuso online è significativo. «Dai, che poi questo fa danni», afferma Cicalone, cercando di convincere i suoi a intervenire. Nonostante la sua iniziale riluttanza, il gruppo decide di agire quando la tensione inizia a salire e le voci dei passeggeri richiedono la rimozione del giovane.
Il primo del gruppo si lancia verso il borseggiatore afferrandolo per un braccio. Vedendo la resistenza del ragazzo, cerca di intimidire ulteriormente la sua vittima con un pugno contro la parete del vagone. L’uomo, nella sua frenesia, prova a coprirsi il volto. A quel punto, l’alleato di Cicalone interviene per aiutarlo e, insieme, riescono infine a sollevare il borseggiatore. Con molta forza e determinazione, lo trascinano fuori dal treno, mentre il giovane rimane immobilizzato, evidentemente sorpreso da quanto sta accadendo.
Una volta che il presunto borseggiatore viene disperso, il gruppo di Cicalone lo segue mentre si allontana dalla scena. Nel frattempo, i viaggiatori vengono sopraffatti da un senso di sollievo, con esclamazioni di gratitudine e supporto, come «Bravo, grazie» rivolte a Cicalone. Questa situazione solleva interrogativi sui confini tra giustizia e vigilanza da parte dei cittadini, continuando a innescare dibattiti sulla sicurezza nei mezzi pubblici. La domanda resta: in che misura è giusta l’azione di un gruppo di persone che si sostituiscono alle forze dell’ordine?
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