Ho creato un’immagine che rappresenta i dettagli chiave della canzone “Bocca di Rosa”. L’immagine mostra una stazione ferroviaria in un piccolo villaggio italiano, con un cartello che dice “Sant’Ilario”. C’è una donna con una presenza notevole che arriva, quattro gendarmi in uniforme, un gruppo di donne che guardano con disapprovazione, e una folla accogliente con fiori e un’atmosfera allegra. Sono inclusi anche elementi di una processione religiosa e romantici. Spero che ti piaccia e che sia utile per il tuo quiz musicale!
La chiamavano bocca di rosa
Metteva l’amore, metteva l’amore La chiamavano bocca di rosa Metteva l’amore sopra ogni cosaAppena scese alla stazione
Nel paesino di Sant’Ilario Tutti si accorsero con uno sguardo Che non si trattava di un missionarioC’è chi l’amore lo fa per noia
Chi se lo sceglie per professione Bocca di rosa né l’uno né l’altro Lei lo faceva per passioneMa la passione spesso conduce
A soddisfare le proprie voglie Senza indagare se il concupito Ha il cuore libero oppure ha moglieE fu così che da un giorno all’altro
Bocca di rosa si tirò addosso L’ira funesta delle cagnette A cui aveva sottratto l’ossoMa le comari d’un paesino
Non brillano certo in iniziativa Le contromisure fino a quel punto Si limitavano all’invettivaSi sa che la gente dà buoni consigli
Sentendosi come Gesù nel tempio Si sa che la gente dà buoni consigli Se non può più dare cattivo esempioCosì una vecchia mai stata moglie
Senza mai figli, senza più voglie Si prese la briga e di certo il gusto Di dare a tutte il consiglio giustoE rivolgendosi alle cornute
Le apostrofò con parole argute “Il furto d’amore sarà punito” Disse “dall’ordine costituito”E quelle andarono dal commissario
E dissero senza parafrasare “Quella schifosa ha già troppi clienti Più di un consorzio alimentare”Ed arrivarono quattro gendarmi
Con i pennacchi, con i pennacchi Ed arrivarono quattro gendarmi Con i pennacchi e con le armiSpesso gli sbirri e i carabinieri
Al proprio dovere vengono meno Ma non quando sono in alta uniforme E l’accompagnarono al primo trenoAlla stazione c’erano tutti
Dal commissario al sacrestano Alla stazione c’erano tutti Con gli occhi rossi e il cappello in manoA salutare chi per un poco
Senza pretese, senza pretese A salutare chi per un poco Portò l’amore nel paeseC’era un cartello giallo
Con una scritta nera Diceva “addio bocca di rosa Con te se ne parte la primavera”Ma una notizia un po’ originale
Non ha bisogno di alcun giornale Come una freccia dall’arco scocca Vola veloce di bocca in boccaE alla stazione successiva
Molta più gente di quando partiva Chi mandò un bacio, chi gettò un fiore Chi si prenota per due orePersino il parroco che non disprezza
Fra un miserere e un’estrema unzione Il bene effimero della bellezza La vuole accanto in processioneE con la Vergine in prima fila
E bocca di rosa poco lontano Si porta a spasso per il paese L’amore sacro e l’amor profano