Morgan infiamma il palco, Rutti contro politici e discografia: “Non mi diverto più ad andare contro tutti” e viene tagliato



Durante il Concertone del Primo Maggio a Roma, Morgan ha fatto ritorno sul palco con una performance memorabile, segnata da passione e provocazione. Con la sua presenza carismatica, ha offerto al pubblico non solo musica, ma anche un messaggio forte contro le dinamiche politiche e discografiche che, a suo dire, minano l’industria musicale.



Sul palco del Circo Massimo, Morgan ha eseguito brani che spaziano dai suoi classici a nuovi pezzi critici. Tra questi, “Sì, certo l’amore”, scritto in collaborazione con Pasquale Panella, e “Altrove”, uno dei suoi brani più noti. Ha poi introdotto “Rutti”, un inedito che funge da satira feroce nei confronti del sistema discografico, accusato di promuovere musica di bassa qualità e di non riconoscere il vero talento. Le sue parole, “Tanto qui chi vuoi che se ne accorga se sono Mozart o solamente Morgan, non mi diverto più ad andare contro tutti, signore e signori ecco i miei rutti”, hanno evidenziato il suo disagio con l’industria musicale contemporanea.

Prima di esibirsi con “Rutti”, Morgan ha tenuto un monologo intenso, evidenziando la negligenza della politica nei confronti dei lavoratori dello spettacolo e dell’importanza della musica nella società. Ha sottolineato il valore della musica, molto superiore, secondo lui, a quello attribuitogli dalla politica: “Voi siete qua, con gli ombrelli aperti… Per i politici no, solo per la musica, che è molto più importante di quello che i politici pensano sia”.

Morgan ha continuato a esprimere il suo sostegno agli artisti e ai lavoratori della musica, spesso privi di protezioni legali adeguate e di rispetto da parte delle istituzioni politiche. “Oggi è un giorno di festa perché i lavoratori festeggiano, quello sul palco è lavoro, non è festa, voglio ringraziare tutte le persone che sono qui”, ha dichiarato, riconoscendo l’impegno e la passione di coloro che contribuiscono all’industria musicale.

Nonostante l’intensità e la sincerità del suo messaggio, la performance di Morgan è stata interrotta prematuramente. Mentre duettava con la co-conduttrice Noemi, è stato sfumato dai successivi artisti, Meta e BigMama, a causa della prolungata durata del suo segmento.

La partecipazione di Morgan al Concertone del Primo Maggio è stata un momento di forte impatto emotivo e critico, che ha messo in luce le tensioni tra arte, commercio e politica. Con il suo stile unico e la sua voce critica, Morgan ha ricordato al pubblico e ai decisori politici l’importanza fondamentale della musica e del suo potenziale trasformativo nella società.



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