Nonostante i 90 anni, serve ancora ai clienti del supermercato: “Rifiuto di pensionarmi”



Anche a 90 anni, Ron Ellis di Manchester, Inghilterra, rimane un pilastro della sua comunità, rappresentando un raro esempio di dedizione al lavoro in età avanzata. Dopo una lunga carriera nell’industria siderurgica, Ellis ha intrapreso una seconda vita professionale entrando a far parte della squadra di Asda a Trafford Park nel 2006, un cambio di rotta memorabile per lui. “Quel giorno rimarrà impresso nella mia memoria”, ha confidato Ron alla BBC.



Ellis non solo accoglie i clienti e opera alle casse, ma è diventato il cuore pulsante del supermercato, tessendo relazioni significative sia con i colleghi che con i clienti. Il suo spirito collaborativo e la sua natura affabile lo hanno reso una figura ben amata tra i colleghi. Rachel Smith, una delle sue compagne di lavoro, lo descrive come un “vero gentiluomo”, mentre molti lo considerano “parte della famiglia” Asda.

Il suo compleanno, celebrato lo scorso 24 aprile, è stato un’occasione per i colleghi di dimostrargli affetto, sommergendolo di regali e attestazioni di stima. La passione di Ron per il calcio e per la sua squadra del cuore, il Manchester City, è ben nota tra i clienti, molti dei quali tifosi del rivale Manchester United. Nonostante queste divergenze calcistiche, tutti apprezzano la sua gentilezza e il suo approccio amichevole.

La sua dedizione va oltre il semplice lavoro quotidiano. Si è distinto per gesti di eccezionale generosità, come quando ha coperto di tasca propria la spesa di una cliente che aveva dimenticato la carta di credito, un gesto che le è valso una nomination per il premio “superstar del servizio Asda”.

Questo nonagenario dimostra che l’età è solo un numero quando si tratta di contribuire attivamente alla società e di mantenere uno spirito giovanile. La storia di Ron Ellis è un esempio luminoso di come il lavoro possa continuare ad arricchire la vita, indipendentemente dall’età, e di come l’interazione umana possa rimanere al centro delle nostre esistenze, anche in contesti inaspettati come il banco di un supermercato.



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