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Ragazzo tredicenne trovato in strada con una mannaia dai carabinieri: “Ho bisogno di difendermi”



Giovani armati: un fenomeno preoccupante in crescita, come dimostra l’ultimo episodio a Pollena Trocchia, in provincia di Napoli, dove quattro minorenni sono stati denunciati dai carabinieri.

Un episodio allarmante si è verificato a Pollena Trocchia, comune della provincia di Napoli, dove un ragazzo di soli 13 anni è stato sorpreso per strada con una mannaia. I carabinieri, impegnati in un’operazione di controllo nei pressi di una sala scommesse, hanno notato due adolescenti che manifestavano un comportamento sospetto. Dopo aver cercato di allontanarsi, i due sono stati fermati: il 14enne è stato trovato con un coltello a scatto di 22 centimetri, mentre il 13enne, sorprendentemente, aveva con sé una mannaia da cucina di 27 centimetri. Il giovane ha giustificato la sua azione dichiarando: “Mi devo difendere, non si sa mai”. Entrambi sono stati denunciati e poi riaffidati ai genitori, visibilmente scioccati dall’incidente.



Trend allarmante di minori armati in Campania

Questo episodio non è un caso isolato, ma piuttosto un segnale di un fenomeno in espansione nei comuni della provincia di Napoli. I carabinieri della compagnia di Torre del Greco sono costantemente attenti all’aumento di casi che coinvolgono adolescenti armati. Un recente episodio ha visto un 16enne trovato in possesso di un coltello a farfalla, esibito davanti agli amici come segno di rispetto e di forza, ma che in realtà può nascondere profonde insicurezze. Il giovane ha esibito il coltello in corso Umberto I, rivelando un’emergente cultura della violenza tra i giovani.

Un altro caso inquietante riguarda un 17enne incensurato di Volla, fermato dai carabinieri durante un controllo a via De Filippo. Egli è stato trovato in possesso di 5 grammi di hashish e di un coltello a serramanico, giustificando il proprio comportamento con la necessità di difendersi in una zona considerata poco sicura. Questo comportamento indica un crescente ricorso all’auto-difesa tra i giovani, alimentato da un clima di paura e insicurezza.

  • I coinvolgimenti dei minorenni negli episodi di violenza armata sono in aumento.
  • Le giustificazioni fornite dai ragazzi di agire per protezione rivelano problematiche più profonde.
  • Il fenomeno non riguarda solo individui isolati, ma è spesso radicato in una cultura di insicurezza e aggressività.
  • Casistiche simili si sono registrate in altre località della Campania, evidenziando un trend preoccupante.

La crescente vulnerabilità dei giovani che si sentono costretti a portare armi per difendersi è sintomatica di un malessere sociale più ampio. La strumentalizzazione della violenza come mezzo per affrontare situazioni di conflitto o paura non trova giustificazione e mette in evidenza l’emergere di problematiche educative e sociali che necessitano di un intervento mirato e coordinato da parte delle istituzioni e della comunità. È fondamentale affrontare queste situazioni con un approccio che promuova la sensibilizzazione e la prevenzione, piuttosto che la repressione.



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