Una drammatica vicenda ha scosso la comunità di Alezio, in Salento, nel giorno di Ferragosto. Un anziano di 90 anni, Vito Ferrari, ha perso la vita dopo aver vagato per quasi dieci chilometri fino a Parabita (Lecce), esponendosi al sole cocente e colpito da un malore fatale. L’anziano, che viveva da solo, non è tornato a casa per il pranzo, dove il nipote lo aspettava.
L’ultima volta che è stato avvistato risale a questa mattina intorno alle 9:30, mentre si trovava vicino a una rotatoria di via Parabita. Un passante ha raccontato che il signor Ferrari, in difficoltà e disorientato, ha detto di non ricordare dove avesse parcheggiato la propria auto, credendo di averla lasciata presso il Mediterraneo Garden Center. Tuttavia, l’auto è stata successivamente trovata nei pressi del comune di Alezio, dove era stata parcheggiata la sera precedente.
Preoccupati, i familiari hanno lanciato l’allerta, che ha subito attivato le operazioni di ricerca. In campo sono intervenuti i carabinieri, la protezione civile, la polizia locale, e gli amministratori comunali, guidati dal sindaco Andrea Barone. Sono state diffuse il nome e la foto del 90enne, accompagnate da numerosi appelli sui social media, nel tentativo di sollecitare l’aiuto della comunità. Purtroppo, gli sforzi per rintracciarlo si sono rivelati vani.
Nel pomeriggio, il tragico epilogo: l’uomo è stato rinvenuto privo di vita in un’area rurale nei pressi della stazione di servizio Camer di Parabita, stremato dopo il lungo percorso. Le condizioni climatiche, l’eccezionale ondata di caldo, l’età avanzata e il notevole sforzo fisico hanno avuto conseguenze fatali.
Vito Ferrari si era fermato sotto un albero a riposare quando ha accusato il malore. La salma è stata immediatamente restituita alla famiglia, dopo che il pubblico ministero ha dato il nulla osta per la sepoltura. Non è stata disposta alcuna autopsia, poiché le circostanze della morte erano chiare. Il ritrovamento dell’anziano è avvenuto grazie alle celle telefoniche, in quanto era in possesso del proprio cellulare. Purtroppo, all’arrivo dei soccorritori non c’era più nulla da fare per salvarlo.
Questa tragedia mette in luce la vulnerabilità degli anziani di fronte a temperature estreme e la necessità di una maggiore attenzione da parte della comunità nei confronti delle persone sole, in particolare durante i periodi di intenso caldo estivo. Si spera che questo triste evento possa servire da stimolo alla sensibilizzazione su come proteggere le persone più fragili in situazioni di rischio.
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