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Che cos’è l’orecchio assoluto di Alessandro Gervasi, giovane pianista di 6 anni che si esibirà stasera a Sanremo



Questa sera, mercoledì 12 febbraio, il palco del Festival di Sanremo accoglierà un talento straordinario: Alessandro Gervasi, un bambino di soli 6 anni, destinato a entrare nella storia come il più giovane musicista mai esibitosi al celebre evento musicale. Nato a Buseto Palizzolo, un piccolo comune in Sicilia, Alessandro è dotato del raro orecchio assoluto, una capacità che gli permette di riconoscere e riprodurre le note musicali con una precisione incredibile, senza bisogno di alcun riferimento.



Come anticipato dal conduttore Carlo Conti, il piccolo pianista eseguirà le note di “Champagne”, il celebre brano di Peppino di Capri, che sarà anche il tema della fiction omonima in arrivo su Rai 1 a marzo. Non a caso, Alessandro interpreterà proprio il giovanissimo Peppino di Capri (pseudonimo di Giuseppe Faiella) nella produzione diretta dalla regista Cinthia TH Torrini.

Un talento scoperto grazie a una tastiera giocattolo

La storia di Alessandro è diventata virale negli ultimi giorni grazie a una serie di video che lo mostrano mentre suona con una maestria sorprendente per la sua età. Lo scorso novembre, ha conquistato il primo posto al Tour Music Fest di San Marino (categoria 6-16 anni) con una magistrale esecuzione del celebre “Libertango” di Astor Piazzolla, un brano iconico che ha fatto da colonna sonora a numerosi film e spot pubblicitari.

Il suo talento è emerso quasi per caso, quando, a soli tre anni, ricevette in regalo una tastiera giocattolo dal padre, grande appassionato di musica. Da allora, la passione e l’impegno hanno fatto il resto, portando Alessandro a scalare rapidamente le vette del successo e attirando l’attenzione di esperti e appassionati di musica in tutta Italia.

Il mistero dell’orecchio assoluto

L’orecchio assoluto, che caratterizza il talento di Alessandro, è una capacità estremamente rara e affascinante. Secondo gli studi condotti dall’Università di Chicago, si tratta della capacità di identificare una nota musicale senza bisogno di alcun riferimento esterno. Per esempio, se qualcuno suona un Do o un Sol su una tastiera senza essere visto, chi possiede questa abilità riesce immediatamente a riconoscere la nota con precisione.

Ma non è tutto: chi ha l’orecchio assoluto è anche in grado di replicare le note ascoltate, individuarle all’interno di accordi complessi e persino identificare suoni provenienti dall’ambiente circostante. Questa straordinaria dote consente spesso di suonare intere melodie “a orecchio”, senza l’ausilio di spartiti o guide.

Un tempo si riteneva che questa capacità fosse esclusivamente genetica e sviluppabile solo durante una ristretta finestra temporale dell’infanzia. Tuttavia, ricerche recenti hanno dimostrato che, con il giusto allenamento o addirittura attraverso specifici farmaci come il valproato, è possibile acquisire l’orecchio assoluto anche in età adulta.



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