Il brigadiere capo Carlo Legrottaglie, 59enne in servizio alla Compagnia di Francavilla Fontana, è stato ucciso il 12 giugno 2025 durante un inseguimento lungo la provinciale che collega Francavilla Fontana a Grottaglie . Tra pochi giorni avrebbe raggiunto la pensione, ma il dovere lo ha portato a sacrificare la propria vita.
In una toccante immagine condivisa su Instagram dalla figlia, si vede Carlo in un momento di affetto con una delle sue gemelle, accompagnata dalla scritta: “Ti amerò per sempre, papà. Questo non sarà mai un addio” . Il post, carico di commozione, ha ricevuto migliaia di reazioni e condoglianze dalla comunità e dall’Arma.
Secondo la ricostruzione, i carabinieri avevano intercettato una Lancia Y, rubata il mese scorso a Locorotondo e utilizzata dai due rapinatori per una fuga mattutina dopo una rapina a un distributore di carburante alla periferia di Francavilla Fontana . Il veicolo ha ingaggiato un inseguimento, conclusosi quando i banditi hanno perso il controllo del veicolo urtando un muretto e sono fuggiti a piedi nella campagna circostante .
Inseguito a piedi dal brigadiere, uno dei rapinatori – identificato in Michele Mastropietro, 59 anni, pregiudicato originario di Carosino – ha fatto fuoco sul militare, uccidendolo sul colpo. Legrottaglie era riuscito a rispondere al fuoco, ferendo l’aggressore . L’altro fuggitivo, Camillo Giannattasio, incensurato, è stato catturato poco dopo insieme al collega di Mastropietro in una masseria poco distante .
Nel secondo conflitto a fuoco con le forze dell’ordine, Mastropietro ha ripreso la sparatoria prima di essere raggiunto da molteplici colpi che hanno determinato la sua morte sul posto . Sarà l’autopsia a stabilire se a colpirlo sia stato un agente o il brigadiere Legrottaglie.
L’esame autoptico sul corpo di Carlo è stato eseguito da Domenico Urso, medico legale, nell’obitorio di Francavilla Fontana. È emerso che il militare è stato colpito al tronco, zona addominale, con più proiettili. È in corso l’analisi istologica per approfondire le cause del decesso .
La salma è stata restituita ai familiari dalla Procura di Brindisi. La città di Ostuni, dove viveva con la moglie e le due figlie, ha allestito la camera ardente presso la parrocchia di Santa Maria della Stella, mentre i funerali si terranno il 14 giugno alle ore 10 .
La scomparsa di Legrottaglie ha suscitato profondo cordoglio nelle istituzioni: il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni hanno espresso vicinanza all’Arma e alla famiglia . Il sindaco di Ostuni, Angelo Pomes, ha definito il brigadiere “valore e senso di responsabilità” in un messaggio di vicinanza esplicita ai cari .
L’Arma dei Carabinieri, in una nota del Comandante Generale Salvatore Luongo, ha evidenziato il sacrificio di un uomo “di straordinaria dedizione al dovere” . Anche il ministro della Difesa Guido Crosetto ha espresso “profondo cordoglio e sincera vicinanza” per la perdita .
Nel ricordare la tragica vicenda, si segnala che appena nel 2019 un altro carabiniere, il luogotenente Vincenzo Di Gennaro, fu ucciso in una sparatoria a Cagnano Varano, sempre in Puglia . Tali episodi evidenziano il rischio quotidiano affrontato dalle forze dell’ordine.
Chi era Carlo Legrottaglie
Nato a Ostuni, in servizio nella pattuglia radiomobile di Francavilla Fontana, Legrottaglie era entrato nell’Arma da giovane, dedicandosi con costanza e passione al suo ruolo. Risiedeva con la moglie Eugenia e le figlie gemelle, che avrebbero compiuto 15 anni ad agosto . Avrebbe festeggiato 33 anni di matrimonio il 25 giugno, e il 7 luglio sarebbe cominciata la sua nuova vita da pensionato, dedicata alla famiglia .
L’ultimo turno di servizio, iniziato la mattina del 12 giugno, sarebbe dovuto essere seguito da un periodo di ferie in vista del pensionamento del 1° luglio o del 5 luglio, come riportato da alcune fonti . Invece, la vita di Carlo si è interrotta nella fermezza e nel coraggio di un carabiniere che ha pagato con la vita la sua scelta di proteggere i cittadini.
Le figlie: un messaggio di amore
Il messaggio social, insieme alla foto tenera in cui vediamo Carlo sorridere con una delle figlie, ha commosso l’Italia intera. La frase “Ti amerò per sempre, papà. Questo non sarà mai un addio” riassume il dramma personale e il legame eterno che supera anche la morte . La comunità di Ostuni e i suoi colleghi si stringono nel dolore, rendendo omaggio a un uomo che fino all’ultimo ha servito con dignità e umanità.
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