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Dramma a Bologna, il cane Argo ritrovato in condizioni disperate in un appartamento



Un giovane cane, chiamato Argo, è stato trovato in condizioni di grave trascuratezza in un appartamento abbandonato a Bologna. Il molosso era legato a un termosifone con una catena di appena un metro, che gli impediva qualsiasi movimento libero. La stanza in cui si trovava era praticamente vuota, ad eccezione di un letto, qualche mobile vecchio e una ciotola contenente acqua sporca. L’animale viveva in uno stato di totale abbandono, privo di cibo e costretto a dormire su un materasso impregnato di urina.



La scoperta è avvenuta grazie all’intervento delle Guardie zoofile dell’Oipa di Bologna, che hanno sequestrato Argo e lo hanno portato via da quella situazione disumana. Al momento del ritrovamento, il cane mostrava segni evidenti di sofferenza fisica, con sangue vivo nelle feci, indice di possibili problemi di salute. Dopo il salvataggio, è stato immediatamente affidato alle cure di un veterinario e ora si trova al sicuro presso il canile comunale.

Secondo quanto dichiarato da Erika Ciccioli, coordinatrice delle Guardie zoofile dell’Oipa di Bologna, “tenere un cane in queste condizioni non è solo una condotta crudele ma anche illegale”. La persona responsabile dell’abbandono è stata denunciata per maltrattamento e detenzione incompatibile con le esigenze etologiche dell’animale. Le autorità competenti hanno avviato un procedimento penale per accertare le responsabilità.

La legge italiana non considera automaticamente reato lasciare un cane da solo in casa o tenerlo legato, ma tali comportamenti diventano illegali quando si configurano come trascuratezza grave o abbandono prolungato. In situazioni come quella di Argo, dove l’animale si trova in condizioni di evidente difficoltà, il sequestro preventivo rappresenta una misura cautelare fondamentale per impedirne ulteriori sofferenze.

Nel caso specifico, il sequestro ha permesso di sottrarre il cane al suo detentore e garantirgli cure adeguate. Tuttavia, il percorso giudiziario non è ancora concluso: prima che Argo possa essere adottato definitivamente, sarà necessario attendere l’esito del processo. Nel frattempo, l’animale potrà essere affidato temporaneamente a una famiglia o a una struttura idonea.

La vicenda di Argo mette nuovamente in evidenza l’importanza di denunciare situazioni di maltrattamento animale. L’intervento tempestivo delle Guardie zoofile è stato determinante per salvare il cane da una condizione insostenibile. Come sottolineato da Erika Ciccioli, “pur nella sfortuna di aver vissuto in quelle condizioni, Argo è stato tratto in salvo. Una volta concluso l’iter giudiziario, potrà ricominciare a vivere con l’aiuto di una famiglia amorevole”.

Questa triste storia serve anche a ricordare che la legge prevede sanzioni per chiunque detenga animali in modo incompatibile con le loro esigenze fondamentali. Le autorità invitano chiunque venga a conoscenza di casi simili a segnalarli prontamente, affinché si possa intervenire per proteggere gli animali coinvolti.

Mentre il futuro di Argo dipenderà dall’esito del procedimento legale, il suo salvataggio rappresenta un passo importante verso una nuova vita. Dopo aver vissuto in condizioni così difficili, il giovane molosso ha ora la possibilità di trovare una famiglia che possa offrirgli l’affetto e le cure di cui ha bisogno.



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