Le indagini sull’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco, si arricchiscono di nuovi elementi che puntano l’attenzione su Andrea Sempio, amico di lunga data di Marco Poggi, fratello della vittima. Una nuova consulenza disposta dalla Procura di Pavia ha attribuito al 37enne un’impronta del palmo della mano trovata sulla parete destra delle scale che conducono al seminterrato, luogo in cui fu rinvenuto il corpo senza vita della giovane.
Secondo quanto dichiarato dal procuratore di Pavia, Fabio Napoleone, in un comunicato ufficiale, l’impronta, identificata come “impronta 33”, è stata analizzata utilizzando tecnologie avanzate, sia hardware che software. Il risultato ha confermato che appartiene al palmo destro di Sempio, con una corrispondenza di 15 minuzie dattiloscopiche. L’impronta era stata inizialmente rilevata grazie all’impiego della ninidrina, una sostanza chimica utilizzata per evidenziare tracce latenti.
L’avvocata Angela Taccia, che difende Sempio insieme all’avvocato Massimo Lovati, ha spiegato che il suo assistito frequentava abitualmente la casa dei Poggi, tranne la camera da letto dei genitori di Chiara e Marco. Durante le sue visite, si sarebbe recato anche nella taverna e sulle scale dove è stata repertata l’impronta.
Un altro elemento che ha attirato l’attenzione degli investigatori è rappresentato da una serie di bigliettini scritti a mano da Sempio e recuperati tra i suoi rifiuti. Questi appunti, acquisiti come possibile materiale probatorio, contengono riflessioni personali che il Racis di Roma sta analizzando per tracciare un eventuale profilo psicologico. In uno di questi fogli, Sempio avrebbe scritto: “Ho fatto cose talmente brutte che nessuno può immaginare”. Altri appunti riportano dettagli sui suoi spostamenti nel giorno del delitto, come se stesse cercando di ricostruire un alibi a distanza di anni.
Parallelamente, emergono ulteriori dettagli legati alla madre dell’indagato. La donna, intervistata da Fanpage.it, si è limitata a dichiarare: “Non è né qui, né a Voghera”, riferendosi al luogo in cui si trova attualmente il figlio. La stessa madre, Daniela Ferrari, avrebbe accusato un malore durante un interrogatorio a Milano, in cui si discuteva del famoso scontrino del parcheggio di Vigevano e dell’alibi del figlio. Questo episodio sarebbe avvenuto in concomitanza con la citazione di un pompiere, Antonio B., amico di Sempio, che potrebbe essere stato incontrato dalla donna proprio il 13 agosto 2007. Questo dettaglio è ancora oggetto di approfondimenti investigativi.
Nel frattempo, le indagini proseguono per chiarire tutti gli aspetti legati alla vicenda e verificare se i nuovi elementi emersi possano portare a una svolta definitiva nel caso dell’omicidio di Chiara Poggi.
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