La scomparsa di Papa Francesco ha portato alla sospensione dei campionati di calcio professionistico in Italia, inclusa la Serie A. Tuttavia, la Kings League, un torneo di calcio a 7 che ha guadagnato popolarità grazie a Gerard Piqué e Ibai Llanos, ha deciso di proseguire con le sue partite. Questo torneo, che ha avuto un impatto significativo sui social media anche in Italia, ha scelto di non fermarsi, suscitando diverse reazioni.
Gianmarco “Blur” Tocco, noto streamer italiano e presidente degli Stallions, ha condiviso il suo punto di vista riguardo alla decisione di continuare a giocare, nonostante il lutto ecclesiastico. Ha dichiarato: “La Kings League OGGi gioca, il lutto ecclesiastico in un paese laico me lo sbatto nei coglioni, c’è gente che prende impegni mesi prima per spostamenti, vitto e alloggio. La morte del Papa è una notizia triste, ma ho più a cuore chi si fa un mazzo tanto per stare dietro ad una lega sottopaga pure. Ci vediamo oggi”. Queste parole riflettono la sua posizione critica verso la sospensione dei campionati maggiori.
Lo streamer romano, spesso chiamato il ‘re di Twitch’, ha ulteriormente spiegato la situazione economica della Kings League rispetto ai campionati professionistici, affermando: “Non girano i soldi della Serie A, ne tantomeno B o C qua, non ci si può permettere di fare quello che fanno le grandi società”.
Anche ManuuXO, presidente dei Gear7 FC e noto streamer, ha espresso il suo parere sul tema attraverso il suo profilo ufficiale di X. Ha affermato: “La Kings oggi si gioca e questa è la dimostrazione che le nuove generazioni agiscono con logica e buon senso a differenza dei boomeroni cagasotto schiavi di loro stessi prima che del Vaticano”. In precedenza, aveva commentato la sospensione della Serie A definendola “ridicola”.
La Kings League Italia ha confermato la continuazione delle partite tramite una stories su Instagram, annunciando che il matchday 11 si svolgerà regolarmente, senza preshow, con la live che inizierà alle 16:55 e le partite alle 17:00.
Questa decisione ha suscitato dibattiti sul rispetto del lutto ecclesiastico in un contesto sportivo e laico, mettendo in luce diverse opinioni tra gli organizzatori e partecipanti della Kings League. Mentre alcuni vedono la continuazione delle partite come un segno di indipendenza e modernità, altri criticano la mancanza di rispetto per un evento di portata globale come la morte di Papa Francesco.
La scelta di non fermarsi riflette le dinamiche uniche della Kings League, che si distingue dai campionati tradizionali per il suo approccio innovativo e la sua gestione meno convenzionale. Questo torneo, sebbene nuovo in Italia, ha già dimostrato di avere un impatto significativo, attirando l’attenzione di appassionati di calcio e follower sui social media.
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