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Nasconde un fucile nella stanza del figlio, il bimbo lo usa e la sorellina perde la vita



Tragedia familiare nella zona sud di Phoenix, in Arizona, dove un bambino di 9 anni ha accidentalmente ucciso la sorellina di 5 anni con un fucile d’assalto che il padre aveva nascosto nella sua camera da letto. L’incidente è avvenuto la sera di martedì 3 giugno, poco dopo le 21, quando la polizia locale ha ricevuto una chiamata di emergenza per una persona ferita da colpi di arma da fuoco.



All’arrivo sul posto, gli agenti hanno trovato la bambina gravemente ferita e hanno immediatamente allertato i soccorsi. La piccola è stata trasportata prima in un ospedale vicino e poi trasferita in un centro traumatologico, ma nonostante gli sforzi dei medici, è deceduta poco dopo a causa delle gravi ferite riportate.

Le indagini condotte sul luogo hanno permesso di ricostruire una dinamica drammatica: il fratello maggiore della vittima, un bambino di appena 9 anni, avrebbe trovato il fucile d’assalto nascosto nella sua cameretta e, maneggiandolo, ha esploso accidentalmente un colpo che ha colpito mortalmente la sorellina. L’arma era stata lasciata carica e accessibile, nonostante la presenza di bambini piccoli in casa.

L’arma apparteneva al padre dei due bambini, il 33enne Irvin Ramos-Jimenez, che è stato successivamente arrestato con l’accusa di negligenza e messa in pericolo dei minori. Secondo quanto emerso, l’uomo aveva nascosto il fucile nella camera del figlio maggiore, senza prendere alcuna misura di sicurezza per impedirne l’accesso. Durante l’udienza di convalida dell’arresto, i pubblici ministeri hanno sottolineato la gravità del fatto, dichiarando: “Questo non è un semplice caso di un imputato in possesso di un’arma da fuoco. L’indagato ha portato un’arma in una casa con dei bambini. Non un’arma qualsiasi, era un fucile d’assalto. L’ha tenuta nella camera da letto del figlio di nove anni. Se quest’arma non fosse stata in casa, non avremmo avuto l’esito che abbiamo avuto”.

I magistrati hanno richiesto una cauzione di 250mila dollari per il rilascio dell’uomo, ma il giudice della contea di Maricopa ha deciso di rilasciare Ramos-Jimenez sulla parola, imponendogli però il divieto di contattare i testimoni del caso. La decisione ha sollevato alcune polemiche, considerando la gravità delle accuse e le circostanze della tragedia.



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