​​


Terremoto nello staff di Jannik Sinner: Panichi e Badio lasciano prima di Wimbledon



Marco Panichi e Ulises Badio non fanno più parte dello staff di collaboratori di Jannik Sinner, che ha deciso di cambiare preparatore e fisioterapista. Cosa è successo tra l’avventura di Halle e l’appuntamento di Wimbledon? E qual è la causa che ha portato a una scelta così drastica come la separazione immediata? Sarà lo stesso giocatore a fare luce sulla vicenda nel media day di domani. In attesa di chiarezza, circolano alcune indiscrezioni. Secondo Sky, le ragioni di un provvedimento del genere sarebbero da ricercare, secondo quelle che vengono definite “voci”, in una recente intervista di Panichi, che potrebbe non essere stata gradita dall’entourage del numero uno al mondo. La ragione della separazione sarebbe da ricercare tra questioni extra tennis.



La notizia è trapelata quasi contestualmente al sorteggio del tabellone inglese, ma già negli ultimi giorni di preparazione allo Slam sull’erba non erano passate inosservate le assenze dei due membri al seguito del giocatore, mentre erano con lui l’osteopata Andrea Cipolla e gli allenatori Andrea Vagnozzi e Darren Cahill (che a fine stagione non sarà più al fianco del talento di San Candido).

Panichi e Badio erano entrati a far parte della squadra di Sinner da meno di un anno, per la precisione da settembre 2024. Il campione altoatesino li scelse per rinnovare il proprio team dopo la chiusura del rapporto con Umberto Ferrara e Giacomo Naldi in seguito al caso Clostebol, che aveva portato alla sospensione del campione per 3 mesi, fino a maggio 2025. Fu un taglio netto, anche doloroso alla luce di quanto accaduto, che aprì la strada a professionisti di spessore e grande esperienza: entrambi avevano lavorato con Novak Djokovic (Panichi fino a maggio 2024, Badio fino al 2022). “Ha le mani magiche”, diceva Nole del fisioterapista che, insieme all’ex preparatore, è stato una delle persone più fidate con le quali ha lavorato.

Sia Panichi che Badio hanno avuto un ruolo fondamentale in un periodo molto delicato della carriera di Sinner. Insieme a loro è ripartito e ha colmato il gap accumulato nel periodo di stop forzato, sia dal punto di vista fisico che mentale. Panichi ha calibrato allenamenti, test ed esercizi a misura di uno sportivo che, dal punto di vista atletico, è paragonabile a un decatleta per coordinazione e resistenza. Badio, invece, si è concentrato sulla prevenzione degli infortuni e sul recupero fisico.

Ed è sempre sotto l’egida di Panichi e Badio che Sinner ha conquistato risultati importanti, che gli hanno permesso di consolidare la leadership a livello internazionale. Tra questi, la vittoria degli Australian Open (la seconda di fila) e il ritorno competitivo agli Internazionali d’Italia di Roma, dove ha raggiunto la finale contro Carlos Alcaraz. Il copione si è ripetuto anche al Roland Garros, dove ha ceduto allo spagnolo dopo una sfida durata quasi cinque ore e mezza.

La rottura con Panichi e Badio è tanto più clamorosa perché, a giudicare dai video condivisi sui social, il clima all’interno dello staff sembrava sereno, affiatato e rilassato. Due esempi recenti: una divertente sfida a calcio al Roland Garros e il gesto di Sinner verso il fisioterapista dopo aver battuto Bublik ad Halle.



Add comment