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Tragico incidente sulla Tiburtina: 49enne Ziantoni sbalzato, la moto va a fuoco



Mario Ziantoni, 49enne, è morto in un incidente stradale sulla Tiburtina, fuori Roma. La sua moto si è scontrata frontalmente con un’auto, prendendo fuoco. Lascia moglie e due figlie.



L’incidente è avvenuto poco dopo le 19:30 di martedì, all’altezza del chilometro 44 della via Tiburtina Valeria. Mario Ziantoni è stato sbalzato dalla sua Honda, che ha poi preso fuoco all’ingresso del comune di Vicovaro. Nonostante l’immediato intervento dei soccorsi, non c’è stato scampo per il motociclista.

Il conducente dell’auto, un quarantenne, è stato trasportato in ambulanza all’ospedale di Tivoli. Le sue condizioni non sarebbero gravi.

I carabinieri stanno indagando sull’esatta dinamica dell’incidente. Hanno effettuato i rilievi e, su disposizione della procura di Tivoli, hanno posto sotto sequestro entrambi i mezzi per le analisi necessarie alla ricostruzione.

La moto di Mario Ziantoni viaggiava in direzione San Cosimato, frazione di Vicovaro dove risiedeva. La macchina, una Ford Fiesta guidata da un compaesano, si dirigeva verso Tivoli. L’urto è stato violentissimo su un tratto di rettilineo tra due semicurve, in passato teatro di altri gravi incidenti.

La salma di Mario Ziantoni è stata trasferita all’istituto di medicina legale de La Sapienza per l’autopsia. La famiglia è circondata dall’affetto di parenti, amici e della comunità di Vicovaro, dove è cresciuto e dove viveva con la moglie e due figlie.

«Facciamo fatica a credere che sia successo. La perdita di Fabio Attilia ha colpito profondamente tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e apprezzarlo per la splendida persona che era. Un amico di famiglia ci ha ricordato quanto si sia sempre distinto per l’educazione, il carattere rispettoso, la serietà, il forte senso della famiglia e l’attenzione massima alle persone anziane. Era sempre disponibile per tutti, in caso di bisogno, e lo faceva sempre con discrezione. Una persona davvero d’oro», è il pensiero di tutti. «Vicovaro ha perso un uomo garbato, serio, colto e umile», secondo una voce unanime. «Un amico d’infanzia e adolescenza, un padre impeccabile, un marito presente, un uomo buono e generoso.

Tanti i ricordi che hai lasciato. Un forte abbraccio a Gemma, Chiara e Benedetta», scrive Francesca. Anche i colleghi di lavoro provano lo stesso rimpianto: «Caro Mario, ancora non riesco a crederci», scrive Pamela. «Ci conosciamo da 16 anni, abbiamo sempre lavorato fianco a fianco, e per me sei stato un maestro, un esempio, un punto fermo. Grazie per tutto quello che hai fatto per ciascuno di noi, con generosità, dedizione e un sorriso che non mancava mai. Ti abbiamo tempestato di richieste, ma tu non ti sei mai tirato indietro. Mancherai tantissimo a tutti noi. Ma il tuo ricordo, la tua voce e quel tuo modo unico di esserci resteranno sempre nel mio cuore».



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