Tragedia nel pomeriggio di mercoledì 18 giugno lungo le acque del fiume Piave, nel comune di San Biagio di Callalta, in provincia di Treviso. Un ragazzo di 21 anni, originario del Venezuela e residente in provincia di Pordenone, è stato trovato privo di vita dopo essere scomparso mentre faceva il bagno con un gruppo di amici.
Secondo quanto ricostruito, l’allarme è stato lanciato intorno alle 17:30 da una ragazza del gruppo, che ha contattato il numero di emergenza 112 segnalando la scomparsa del giovane. La testimone ha raccontato che il ragazzo si era tuffato nel fiume ma non era più riemerso. In un momento di confusione, la ragazza aveva inizialmente riferito che due persone del gruppo risultavano disperse; tuttavia è stato poi chiarito che l’altro amico era sano e salvo e stava cercando il compagno scomparso.
Immediatamente, la centrale operativa ha inviato sul posto i Vigili del fuoco di Motta di Livenza, supportati dall’elicottero Drago del reparto volo di Venezia e dall’elisoccorso di Treviso Emergenza. Presenti anche i carabinieri della stazione locale per coordinare le operazioni e raccogliere testimonianze utili.
Le ricerche sono state condotte via terra, via acqua e dall’alto, coinvolgendo squadre di sommozzatori e mezzi aerei. Purtroppo, dopo circa un’ora dall’inizio delle operazioni, intorno alle 18:30, il corpo del giovane è stato individuato dai sommozzatori sul fondo del fiume, a breve distanza dal punto in cui era stato visto per l’ultima volta.
Nonostante i soccorsi tempestivi, per il ragazzo non c’è stato nulla da fare. I sanitari hanno potuto solo constatare il decesso. La notizia ha lasciato sgomento e dolore tra gli amici presenti, che si erano riuniti per trascorrere una giornata spensierata lungo le rive del fiume.
Il giovane deceduto, un 21enne originario del Venezuela, viveva in provincia di Pordenone. Le autorità stanno ora cercando di ricostruire con precisione le dinamiche dell’accaduto e verificare se siano state rispettate tutte le norme di sicurezza durante l’attività ricreativa.
Questo tragico episodio si aggiunge a una serie di incidenti simili avvenuti recentemente in altri corsi d’acqua italiani. La pericolosità dei fiumi, spesso sottovalutata, rappresenta un rischio concreto per chi decide di immergersi senza conoscere le condizioni del fondale o la forza delle correnti.
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