Bollo auto, esenzione e agevolazioni con legge 104: a chi spetta e come richiederla



Torniamo a parlare di bollo auto e nello specifico e di bollo auto e legge 104. Sembra che ad aver diritto dell’esenzione del bollo auto rientra chi si  trova nella categoria normata dalla legge 104. Va detto però tuttavia che esistono delle precise circostanze e anche dei requisiti per cui si può richiedere questa agevolazione. In primis il soggetto deve essere in possesso di un tesserino che viene rilasciato soltanto dalle persone disabili oppure invalidi temporaneamente e l’emissione del tesserino non sembra avere alcuna conseguenza diretta. L’esenzione dal pagamento del bollo non spetta a tutti gli invalidi, ma soltanto a dei soggetti nello specifico ovvero alle persone sorde o non vedenti, ai disabili con handicap mentali o gravi difficoltà di deambulazione e Invalidi con ridotte capacità motorie.



L’esenzione potrà essere richiesta anche dai familiari e degli invalidi nel caso sarà  dimostrato di avere il disabile a carico E quest’ultimo non deve avere un reddito superiore a 2840,51 euro. L’agevolazione nello specifico pare che riguarda tutti quei veicoli che sono utilizzati per favorire la mobilità e dei soggetti portatori di handicap oppure invalidi e rientrano in questa categoria anche i mezzi che hanno fino a 2000 CC per il motore a benzina e 2800 CC per i diesel.
Per poter procedere alla domanda di esenzione bisognerà inoltrare la richiesta direttamente all’Agenzia delle Entrate della propria regione entro 90 giorni dalla data di scadenza del pagamento del bollo, Mentre per i successivi anni non sarà necessario presentare la domanda A meno che i requisiti non siano rimasti invariati.

Ma quali sono effettivamente le agevolazioni fiscali del settore auto per le persone con disabilità? È prevista una detrazione IRPEF del 19% della spesa sostenuta per l’acquisto ed ancora IVA agevolata al 4% sull’acquisto, esenzione Dal pagamento del bollo auto e esenzione Dal pagamento dell’imposta di trascrizione sui passaggi di proprietà. Questo tipo di agevolazioni sono riservate Alle seguenti categorie ovvero non vedenti e Sordi disabili con handicap psichico o mentale titolari dell’indennità di accompagnamento certificato con verbale dalla commissione per l’accertamento dell’handicap presso l’ASL disabili con grave limitazione della capacità di deambulazione o affetto da pluriamputazioni certificato con verbale dalla commissione per l’accertamento dell’handicap presso l’ASL ed infine disabili con ridotte o impedite capacità motorie.

Torniamo a parlare del bollo auto 2018 e nessuna novità sembra esserci in termini di calcoli e dunque di importo. Come abbiamo già anticipato, nelle scorse settimane sembra che manchi davvero poco all’introduzione del bollo auto europeo, quella tassa sui veicoli il cui importo varierà in base ad alcuni parametri. Bisognerà comunque attendere alcuni anni prima di vederla entrare in vigore perché questa proposta è stata avanzata dalla Commissione trasporti del Parlamento e Unione Europea e al momento non è stata ancora approvata.

Ma come si calcola nello specifico il bollo auto? Questo si calcola essenzialmente su un fattore ovvero sulla potenza complessiva del veicolo. Ad ogni modo su una pagina specifica dell’ Agenzia delle Entrate, ci sarà la possibilità di poter effettuare il calcolo E quindi di conoscere l’importo del bollo inserendo semplicemente la targa del mezzo di proprietà. Come abbiamo visto, ben presto però le cose potrebbero cambiare perché la rivoluzione sembra essere davvero dietro l’angolo, perché il bollo auto potrebbe non esistere più Almeno quello che abbiamo conosciuto fino ad oggi.
L’idea sarebbe quella di un bollo auto europeo con dei criteri Diversi Per quanto riguarda il calcolo e nello specifico sull’importo di quello europeo dovrebbero incidere anche i chilometri percorsi durante l’anno. Andando più nello specifico, per il calcolo del bollo auto europeo si dovranno prendere in considerazione due parametri ovvero i chilometri percorsi e il grado di inquinamento della vettura. Quindi più si utilizzerà l’auto Maggiore sarà il prezzo da pagare soprattutto quando questa ha un motore inquinante.

Sarà anche necessario che tutti i veicoli siano dotati di un congegno elettronico volto a rilevare la distanza percorsa così in modo da avere tutte le informazioni utili ai fini del calcolo degli importi. Per quanto riguarda il bollo elettronico,  ora però bisognerà attendere e non si sa ancora quanto perché questo provvedimento dovrà ottenere il via libera del Consiglio europeo e l’approvazione dei 27 stati membri dell’Unione. Si dice che si potrebbe attendere fino al prossimo 2026.  Secondo le prime informazioni giunte nelle scorse settimane sembra che nel 2023 il bollo auto Europea dovrebbe essere applicato sui mezzi pesanti e sui veicoli con peso oltre le 2,4 tonnellate, per poi essere esteso anche a tutti gli altri veicoli a partire dal 2026.

Esenzione bollo auto e agevolazioni

Vediamo ora le situazioni in cui la legge prevede l’esenzione del bollo auto totale o parziale. In questo caso, vanno considerati tipologia di auto e le caratteristiche del proprietario. L’esenzione dal pagamento del bollo auto spetta alle

  • auto per disabili (sia se l’auto è intestata al conducente, che ai familiari);
  • auto storiche di età pari o superiore ai 30 anni;
  • auto elettriche (per i primi 5 anni, oltre i quali si applicano agevolazioni delle Regioni);
  • auto ibride (per un periodo stabilito dalle direttive regionali, poi ci sono agevolazioni);
  • auto a metano (esenzione totale a vita in Lombardia e Piemonte, esenzione per 5 anni più agevolazioni, oltre questo termine nelle altre Regioni italiane).

Le agevolazioni bollo auto sono previste, oltre che nei casi già citati, anche per le auto a Gpl, la cui tassa di proprietà è ridotta a ¼ del bollo previsto dal tariffario regionale.

Per approfondire, puoi trovare tutti i dettagli sui benefici fiscali relativi al bollo auto consultando il sito dell’Aci, scegliendo la Regione che ti interessa e cliccando sulla voce “Riduzioni ed esenzioni”.

Rimborso bollo auto da demolire

E cosa c’è da sapere sul bollo auto demolita? In caso di demolizione, puoi richiedere il rimborso del bollo auto, che viene stabilito in dodicesimi calcolando il numero di mesi che decorrono dal momento della demolizione fino a quello di scadenza del versamento.

Esempio: il tuo bollo auto scade il 25 novembre 2017 e tu demolirai l’auto nel mese di giugno? Allora, ti sarà rimborsata la quota non goduta da giugno al 25 novembre 2017.

Come fare calcolo bollo auto per sapere quanto pagare

Prima di mettere mano alla tasca e procedere al pagamento della tassa automobilistica, devi calcolare l’importo del bollo auto, per sapere esattamente quanto pagare.

L’operazione non è così semplice come sembra, ma ti vengono in aiuto il sito dell’Agenzia delle Entrate e quello dell’Aci, dove puoi procedere al calcolo bollo online e ottenere l’importo preciso, inserendo i dati che ti vengono richiesti. Le modalità per conoscere la cifra da versare sono due:

  • calcolo del bollo in base alla potenza dell’auto (kw e cavalli)
  • calcolo del bollo in base alla targa.

Puoi calcolare l’importo del bollo sul sito dell’Agenzia delle Entrate in base alla potenza dell’auto, ti servono i kw o i cavalli che trovi sulla carta di circolazione. Li inserisci nel menu, scegli la classe ambientale di appartenenza della tua vettura, la Regione di residenza, il tipo di veicolo, se è Gpl o meno e clicchi su “Calcola importo”. A questo punto ottieni la cifra.

Per il calcolo in base alla targa puoi usare indifferentemente il sito dell’Aci o quello dell’Agenzia delle Entrate, sapendo che in quest’ultimo caso puoi effettuare il calcolo immettendo solo la targa o tramite la formula completa.

  • Calcolo del bollo in base alla targa del veicolo
  • Calcolo del bollo con la formula completa

Come controllare se il bollo è stato pagato

Ti viene il dubbio di non aver pagato il bollo in uno o in più anni precedenti? In effetti, fra le tante tasse che ti sommergono qualcuna ti può sfuggire, ma per verificare subito e provvedere, sempre sul sito dell’Aci trovi la pagina Assistenza Bollo, che ti permette di chiedere delle verifiche sui pagamenti effettuati e su eventuali pendenze. Anche sul sito dell’Agenzia delle Entrate hai la possibilità di effettuare un controllo, usando la pagina Interrogazione pagamenti effettuati.

Dove e come pagare il bollo auto?

Ora che hai l’importo da versare, non ti resta che scegliere dove procedere al pagamento del bollo auto, fra le tante possibilità offerte sia offline che online. Se non hai problemi a spostarti fisicamente, puoi pagare il bollo auto presso:

  • un’agenzia abilitata di pratiche auto;
  • una delle delegazioni Aci abilitate al servizio di riscossione;
  • un ufficio postale, presentando il bollettino apposito e pagando una commissione di 1,50 euro;
  • una banca convenzionata, presso lo sportello ATM con il bancomat;
  • un Tabacchi che aderisce al circuito Lottomatica, compilando la scheda A se hai un’auto ad uso promiscuo o la scheda B se, invece, devi pagare il bollo taxi. Puoi pagare il bollo anche nei Tabacchi che hanno stretto convenzioni con banca ITB.

In alternativa, puoi usufruire comodamente del pagamento bollo online, scegliendo fra:

  • il sito dell’Aci, usando il servizio BolloNet (dove non paghi commissioni se sei socio o un costo di 1,87 euro se non lo sei);
  • Poste Online, con una commissione di 1 euro se sei correntista;
  • il servizio di home banking sul sito di una banca convenzionata;
  • il sito dell’Agenzia delle Entrate (che ti permette di pagare il bollo auto con F24, ma solo nel caso del superbollo).

Le sanzioni previste per il bollo auto scaduto

Ti è già capitato di dimenticare il pagamento di una bolletta o di sforare i termini per il versamento di una tassa qualsiasi? Se ti sei trovato in queste circostanze, sai bene che incorri in multe o more che fanno aumentare l’importo da corrispondere.

Anche per il bollo auto scaduto e per il pagamento del bollo auto in ritardo rischi delle sanzioni, ecco perché ti conviene fare una verifica scadenza della tassa di proprietà del veicolo e restare nei termini consentiti dalla legge per regolarizzare la tua posizione.

Dove puoi verificare? Sempre sul sito dell’Aci, nella stessa pagina relativa al calcolo del bollo online, otterrai, oltre all’importo da versare, anche la scadenza per il pagamento.

Cosa succede se guidi con bollo scaduto

Stai circolando con la tassa non pagata: quali sono le sanzioni per bollo auto scaduto? Se paghi in ritardo il bollo della tua vettura, puoi avvalerti del ravvedimento operoso per metterti in regola con il fisco e pagare sanzioni ridotte.

Considera che, con il bollo scaduto, ti verranno notificati sia la sanzione che gli interessi di mora in base al numero dei giorni di ritardato pagamento:

  • se provvedi a pagare entro 30 giorni dalla scadenza del bollo, hai una sanzione del 2,5% della tassa più gli interessi di mora calcolati giornalmente a un tasso del 3%;
  • se paghi dopo 30 giorni ma entro 12 mesi dalla scadenza del bollo, sanzione del 3% della tassa più interessi al 3%;
  • se paghi dopo 12 mesi dalla scadenza del bollo, ti toccano una sanzione del 30% della tassa più interessi del 2,5% su base semestrale.

Fai molta attenzione al caso in cui viene accertato che non paghi il bollo auto da 3 anni consecutivi! Per il bollo auto mai pagato o non pagato per tutto questo tempo, c’è il ritiro della targa e della carta di circolazione

Poi c’è la cancellazione del veicolo dai registri del PRA. Per iscriverlo di nuovo, dovrai pagare tutti i bolli e le sanzioni previste, oltre ad avviare le pratiche burocratiche necessarie.

Posso pagare il bollo auto a rate?

Molti si chiedono se l’Agenzia delle Entrate permette il pagamento del bollo auto a rate, ma purtroppo non è possibile e va saldato in un’unica soluzione.

Il pagamento a rate del bollo è previsto solo se ricevi la cartella di pagamento perché hai evaso e solo se l’importo della cartella supera i 120 euro. In questo caso, puoi richiedere una dilazione di pagamento che va dalle 5 alle 30 rate.

Bollo auto: hai ancora dubbi?

Bollo auto: pagamenti e scadenze

Il bollo auto è un’ imposta di possesso (altra cosa è la tassa di circolazione, che si applica solo ai veicoli cosiddetti “storici”, cioè di almeno 30 anni e con specifici requisiti), cioè una imposta patrimoniale (probabilmente incostituzionale), perché non riferita al valore del “patrimonio”, ma solo a caratteristiche tecniche. Il “bollo” auto infatti si calcola in base alla potenza della vettura (espressa in kilowatt) e al suo impatto sull’ambiente (Euro 0, Euro 1, Euro 2 e cosi via). Entrambi i dati, cioè potenza e livello di emissioni, sono indicati sulla carta di circolazione. L’imposta è dovuta per 12 mesi, o fino alla prima scadenza utile solo per le auto di prima immatricolazione; non sono più ammessi pagamenti per trimestri. L’imposta è a carico di chi risulta intestatario al PRA (Pubblico Registro Automobilistico) de veicolo; l’onere della registrazione al PRA incombe sul proprietario del veicolo e deve avvenire entro 60 gg dall’immatricolazione o dall’autenticazione della firma del venditore in caso di veicoli usati. Occhio alla scadenza In linea generale, questa imposta va versata entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di scadenza del precedente pagamento. Dato che ogni Regione può variare la scadenza del bollo, è meglio fare una verifica prima di versare, perché in caso di ritardi bisogna pagare interessi e sanzioni, mentre in caso di anticipo non è facile farsi rimborsare. L’imposta è di competenza Regionale, che incassa l’intero importo, secondo i criteri fissati da una legge Nazionale. Il PRA, gestito dall’ACI non è l’esattore, ma solo l’archivio degli avvenuti pagamenti, e le Delegazioni ACI sono appunto sportelli di cassa. Su internet ci sono parecchie alternative per il calcolo del bollo in base alla targa che possono indicare, caso di pagamento oltre il termine di scadenza, anche l’importo di sanzioni e interessi da versare. Sul sito www.aci.it, è possibile calcolare il bollo partendo dalla targa del veicolo, calcolare l’importo dovuto, a seconda della regione di residenza del proprietario, verificarne la scadenza e pagarlo on line con un supplemento per il servizio BOLLONET. pari all’1,2% dell’imposta che si somma a € 1,87 di commissione fissa. Per un’imposta di € 200, il servizio costa quindi € 4,27, cioè il 2,13% dell’imposta,da confrontare con i costi e i disagi delle altre forme di pagamento ammesse. Il servizio è gratuito per i soci Aci.Pagare il bollo auto Il bollo auto può essere pagato in tabaccheria, nelle delegazioni Aci, i molte agenzie di pratiche auto e in alcune banche (anche tramite sportello bancomat oppure ricorrendo all’internet banking). In Posta, nella maggior parte dei casi, si deve compilare un bollettino in cui va indicato il numero di conto corrente postale della Regione. Nelle regioni convenzionate con l’Aci, negli uffici postali si può trovare il bollettino di pagamento già pre intestato: Abruzzo, Basilicata, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Puglia, Toscana, Umbria (più le province di Bolzano e Trento). A parte alcune banche, tutte le modalità di pagamento comportano il pagamento di una commissione: tabaccherie, uffici Aci e agenzie di pratiche auto chiedono una cifra fissa di 1,87 euro. I siti delle singole Regioni, se offrono questo tipo di servizio, applicano tariffe diverse tra loro, spesso in percentuale sull’importo da versare.



Lascia un commento