Vendeva metadone e farmaci nella bancarella a Torino: arrestato 61enne



A tutti gli effetti  una “bancarella dello spaccio”, quella tirata su in piazza della Repubblica, all’angolo con via Cottolengo, da un 61enne torinese, fermato e arrestato dai carabinieri della compagnia Torino Oltre Dora nella giornata di venerdì 2 novembre 2018 per detenzione di droga.



In vendita sono stati trovati metadone e farmaci (Subutex e Buprenorfina) utilizzati nel trattamento sostitutivo delle tossicodipendenze da oppiacei all’interno di un trattamento medico, sociale e psicologico.

Sequestrati 4 flaconi da 500 mg di metadone, 1 flacone da 250 mg di metadone, tutte intestate a persone diverse,  55 pastiglie da 2 mg di  Subutex, 19 pastiglie da 8 mg di Subutex, 12 pastiglie da 2 mg di Buprenorfina, 1 coltello a serramanico e 242 euro in contanti, l’incasso della giornata.

Le indagini dei carabinieri proseguono per capire la provenienza della merce, le dinamiche del mercato nero del metadone e farmaci in città ed eventuali responsabilità  di altre persone coinvolte in questo traffico illegale.

Utilizzo di droghe tra giovani a rischio

La maggior parte dei giovani che sperimentano droghe o le utilizzano a scopo ricreativo, ad esempio in occasione di feste, non contraggono seri problemi legati al loro utilizzo. Per costoro i maggiori rischi di conseguenze negative sono associati a possibili incidenti, possibili risse o problemi con la polizia, oppure a rapporti sessuali senza precauzioni mentre si è sotto l’effetto di alcool o sostanze stupefacenti illecite. Tuttavia, una piccola, ma significativa parte di giovani che sperimenta droghe diventa un consumatore accanito di tali sostanze e contrae dei seri problemi di salute a causa del loro consumo. La ricerca ha identificato una gamma fattori di rischio per lo sviluppo di problemi droga correlati.

Alcuni fattori di rischio sono associati alle caratteristiche del singolo soggetto, quali, ad esempio, la presenza di un disturbo mentale, come il disturbo dell’attenzione, l’iperattività o la depressione ecc. mentre altri sono associati alle particolarità della famiglia o del quartiere di residenza. I bambini che vivono in famiglie in cui si riscontra un forte conflitto genitoriale, difficili relazioni interpersonali e scarsa attenzione oppure una situazione familiare in cui sono gli stessi genitori ad avere problemi di droga od alcool rischiano più di altri di abusare di droghe.

I giovani senzatetto, gli esclusi dalla scuola o coloro che hanno cessato di frequentarla, i giovani che delinquono ed i giovani che sono stati internati in istituti assistenziali o sono in affidamento sperimenteranno molto probabilmente delle sostanze stupefacenti in giovane età e contrarranno problemi legati ad esse. Questi fattori sono fortemente legati tra loro e sono meglio compresi come una «rete di rapporti di causa-effetto». Questo «briefing» informativo affronta lo sviluppo di fattori protettivi in gruppi di giovani, che più di altri rischiano di diventare tossicodipendenti abituali. Esso prende in considerazione metodi a complemento delle strategie universali di prevenzione dalla droga fornendo interventi selettivi mirati nei riguardi di coloro che più corrono il rischio di diventare tossicodipendenti accaniti.

Tendenze nell’uso della droga L’uso sperimentale di droghe sta diventando un aspetto sempre più comune del comportamento degli adolescenti in Europa. L’alcool è tuttora la sostanza utilizzata più di frequente, dal momento che la quota di giovani di età compresa tra i 15 ed i 16 anni che hanno sperimentato l’ubriachezza almeno una volta è compresa tra un terzo e l’89 %. I giovani stanno sperimentando anche la cannabis: in alcuni paesi, all’incirca un terzo degli adolescenti ha provato questa sostanza stupefacente. Inoltre, la politossicomania è una tendenza crescente, in particolare tra coloro che fanno una vita notturna intensa: per costoro il consumo di alcool, cannabis, anfetamine e droghe sintetiche come l’ecstasy (MDMA) diventa, per un periodo, parte integrante del normale stile di vita.

D’altro canto, è raro che gli studenti delle scuole sperimentino eroina e cocaina. (Il consumo durante l’intero ciclo di vita va dallo 0 % al 4 %). I sondaggi ufficiali in merito all’uso di droghe tra gli studenti delle scuole tendono a rappresentare in modo minore l’uso di droga tra i gruppi più deboli che corrono il rischio di sviluppare problemi legati all’uso di sostanze stupefacenti. Sono pochi i paesi ad avere condotto indagini riguardanti i giovani a rischio, ma dove ciò è stato fatto emerge un modello di uso della droga di gran lunga superiore. Ad esempio, una ricerca condotta nei Paesi Bassi mostra che, mentre soltanto l’8 % degli alunni di età compresa tra 12 e 16 anni ha di recente assunto cannabis, questo valore sale al 14 % degli alunni di scuole speciali, al 35 % di coloro che prendono parte a progetti che consentono di assentarsi dalla scuola ed al 76 % dei giovani senza tetto.

Le droghe sono sostanze in grado di modificare lo stato di coscienza delle persone che le assumono e fanno provare loro piacere ed emozioni forti.

QUALI TIPI DI DROGHE? Le possiamo dividere in droghe legali, come fumo e alcool; illegali di tipo pesante, come cocaina eroina e quelle definite “leggere” come hashish, marijuana, le “droghe furbe” o smart drugs da discoteca. In base agli effetti che provocano distinguiamo droghe “su”, stimolanti ed eccitanti; droghe “giù”, calmanti e rilassanti; droghe del “viaggio” che causano una visione distorta della realtà. Da poco sono state inventate in laboratorio nuove droghe che uniscono gli effetti eccitanti a quelli del viaggio e sono molto tossiche.

QUALI LE CONSEGUENZE? Il grave pericolo dell’uso di droghe è la dipendenza che può essere di tipo fisico, quando il corpo si abitua ad assumerle, ne richiede sempre di più e, quando si cerca di smettere, si hanno forti dolori e crisi di astinenza; di tipo psichico, si ha un pensiero fisso, procurarsi la dose necessaria, che isola dagli altri e fa compiere atti di cui non si valutano le conseguenze. Perché un ragazzo si avvicina alla droga? Ci sono diversi motivi: la mancanza di interessi personali in grado di far provare emozioni piacevoli; gli amici sbagliati che influenzano negativamente, ma soprattutto un carattere debole. Bisogna essere coraggiosi e forti per dire di NO al gruppo degli amici che ti invoglia a fare certe nuove esperienze. Recentemente una possibile causa è stata identificata in un gene, l’Allele A 1, che produce una minor quantità di dopamina nel cervello, la quale provoca un naturale senso di piacere e gratificazione nel fare le cose. La carenza di dopamina spiegherebbe l’ assunzione di sostanze stimolanti esterne. Molti dicono che un’altra causa è il disagio familiare, ma secondo me, un’ assenza di dialogo con i genitori non è un motivo sufficiente per avvicinarsi alla droga.

Ci si avvicina alla droga per vari motivi, ad esempio per problemi in famiglia o di relazione. Una persona che si sente emarginata da tutti, invece di parlare con qualcuno del suo disagio, utilizzando droghe pensa che si sentirà meglio; una volta che si comincia però, poi sarà difficile smettere perché la droga crea dipendenza. Altre persone invece non hanno problemi di nessun tipo e cominciano a far uso di droghe solo per andare in cerca di sensazioni forti e combattere la noia. Chi si droga non pensa alle conseguenze, da quel momento la sua vita sarà più complicata e forse rovinata per sempre; per cominciare, viene emarginato da tutti, poi si brucia il futuro, la droga lo seguirà ovunque come un’ombra. Andrà incontro ad altri problemi, crisi di astinenza, liti in famiglia, furti, carcere o ospedale. Secondo me, un ragazzo che si droga è un debole, perché invece di affrontare le sue difficoltà preferisce dimenticarsele.

PERCHE’ RAGAZZI SEMPRE PIU’ GIOVANI? Durante il periodo dell’adolescenza si sente il bisogno di libertà, ci si sente oppressi da genitori e insegnanti e si mal sopportano divieti ed obblighi da questi imposti. Si assumono perciò spesso atteggiamenti trasgressivi o di ribellione con i quali si vuole dimostrare di essere grandi ed autonomi. Anche per questo motivo alcuni ragazzi si avvicinano alle droghe. Altri giovani lo fanno perchè “così fan tutti” e non “seguendo l’onda” si può essere presi in giro ed emarginati. Altri ancora lo fanno per sfuggire alla noia. Anche io, a volte, avverto il bisogno di evadere dalla routine quotidiana e desidero maggior libertà, ma mi limito a sognare ad occhi aperti. Molti coetanei per trasgredire le regole si danno precocemente al fumo che, ricordiamo, è una droga legale ma vietata ai minori, che fa male alla salute e a sua volta crea dipendenza.



Lascia un commento