Crudeltà senza limiti, gattino scuoiato vivo: «Aiutateci a curarlo». Ma spuntano gli «sciacalli»



Una storia di crudeltà animale ha scosso la città di Cava de’ Tirreni, in Campania. Un gattino, ribattezzato Leone in seguito all’orrore subito, è stato scuoiato vivo e lasciato agonizzante in strada. Fortunatamente, la sua lotta per la sopravvivenza ha attirato l’attenzione degli abitanti e dei veterinari locali.



Il Drammatico Recupero di Leone

Leone è stato portato all’Asl veterinaria in condizioni disperate, ma grazie alle cure dedicate dei medici, sta lentamente riprendendosi. Gli operatori sanitari hanno dovuto impiegare considerevoli risorse, tra cui garze, creme e materiali medici per le medicazioni frequenti. Nonostante il suo terribile stato, Leone sembra ora essere fuori pericolo.

La Polemica sulle Raccolte Fondi

Tuttavia, questa storia di dolore ha suscitato anche una controversia. I veterinari, nella loro lodevole dedizione al recupero di Leone, hanno lanciato un appello online per la raccolta di forniture mediche essenziali per la sua cura. Purtroppo, questa richiesta ha dato l’opportunità a individui senza scrupoli di avviare raccolte fondi fraudolente, cercando di sfruttare l’attenzione generata dalla storia di Leone per scopi egoistici.

La Dura Replica degli Operatori del Canile

Gli operatori del canile di Cava de’ Tirreni hanno reagito con indignazione a questi tentativi fraudolenti. Hanno denunciato pubblicamente coloro che stavano cercando di sfruttare la situazione e hanno sollecitato una maggiore responsabilità e solidarietà. Inoltre, stanno collaborando con i veterinari per raccogliere prove e preparare un fascicolo da presentare alla Procura, al fine di assicurare che chi ha commesso questo terribile atto di crudeltà venga identificato e punito.

La storia di Leone è un triste esempio della malvagità umana, ma anche della resilienza e della compassione dimostrate dalla comunità e dai veterinari che si stanno prendendo cura di lui.



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