Deceduto dopo essere stato schiacciato dai bancali mentre cercava di rubare bottiglie d’acqua da un supermercato



L’individuo sarà chiamato a rispondere per omicidio colposo poiché la merce era situata all’esterno dell’edificio.



Un uomo di 47 anni ha tragicamente perso la vita il giorno di Pasquetta mentre tentava di sottrarre alcune bottiglie d’acqua da dietro un supermercato a Cattolica, in provincia di Rimini. Il furto si è concluso in tragedia quando l’uomo è stato schiacciato da un pallet del peso di 9 quintali. La notizia ha rapidamente fatto il giro del paese, alimentata anche dall’umorismo macabro diffuso sui social media. Ora, dopo quasi un anno, la Procura di Rimini ha richiesto il processo per il responsabile del punto vendita, accusato di cooperazione in omicidio colposo.

Il fatto

La sera del 19 aprile 2022, il 47enne si è trovato intrappolato sotto un pallet di bottiglie d’acqua mentre cercava di rubarne alcune. Secondo quanto riportato dai media locali, l’uomo aveva notato diversi pallet di acqua in bottiglia ammucchiati all’esterno del supermercato e, approfittando dell’assenza di testimoni, aveva deciso di prenderne alcune bottiglie. Dopo aver rotto la pellicola che avvolgeva il pallet, ne aveva preso tre e poi era tornato poco dopo per prenderne altre due. Ma nel secondo tentativo di furto, qualcosa è andato storto. L’azione ha compromesso l’equilibrio dell’enorme pila di confezioni, causando il crollo improvviso di decine di casse d’acqua, per un peso totale di oltre 900 kg. Non c’è stato nulla da fare per l’uomo: quando i primi dipendenti del centro commerciale si sono accorti della sua presenza, era già deceduto.

Le controversie sui social

L’incidente ha sollevato dibattiti nella città romagnola: su social media, molti utenti hanno sottolineato che l’uomo è morto mentre cercava di rubare. In seguito, la famiglia del defunto avrebbe denunciato gli autori dei commenti ritenuti più offensivi. I carabinieri sono intervenuti sul posto, dando il via a un’indagine che si è conclusa solo pochi giorni fa.

Il procedimento legale

Il 64enne amministratore del supermercato è finito nel mirino della giustizia: pur riconoscendo le responsabilità della vittima, l’accusa avrebbe individuato anche aspetti di negligenza e imprudenza da parte del gestore dell’edificio, in merito alle valutazioni relative al pericolo potenziale rappresentato dall’accumulo dei pallet in quel punto specifico. L’uomo è accusato di omicidio colposo per aver lasciato la merce negli spazi esterni del magazzino, esposta a possibili furti. Secondo la Procura di Rimini, l’area era facilmente accessibile a chiunque. Sulla base di queste considerazioni, è stato richiesto il processo per il responsabile del punto vendita. Attraverso il suo avvocato, quest’ultimo ha presentato una memoria difensiva, sottolineando i rigidi protocolli seguiti dall’azienda per lo stoccaggio della merce. Nei prossimi tempi, potrebbero quindi emergere ulteriori sviluppi in merito al caso.

La vicenda ha suscitato reazioni contrastanti e dibattito sia nella comunità locale che sui social media. Mentre alcuni vedono la responsabilità del gestore del supermercato per aver lasciato la merce in un’area accessibile e potenzialmente pericolosa, altri sottolineano che l’uomo deceduto stava effettivamente cercando di rubare.

Il processo servirà a stabilire se il responsabile del punto vendita debba essere ritenuto colpevole di omicidio colposo e se le eventuali negligenze nella gestione dello stoccaggio della merce abbiano contribuito alla tragedia. In ogni caso, il caso mette in luce l’importanza di adottare misure di sicurezza appropriate per prevenire incidenti simili e di garantire che i beni siano conservati in modo sicuro e adeguato.



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