I Pooh chi sono, componenti, età, storia, moglie e canzoni



I Pooh: leggende della musica italiana

I Pooh sono probabilmente il gruppo musicale più conosciuto, amato e apprezzato della storia della musica italiana. Con le loro canzoni hanno fatto emozionare e cantare intere generazioni e ancora oggi, ad oltre mezzo secolo dalla loro fondazione, sono protagonisti nelle radio italiane.



Formazione storica e esordi

Il gruppo ha cambiato diverse volte composizione ma la formazione storica dei Pooh, che è rimasta insieme per ben 36 anni, è quella composta da Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian e Stefano D’Orazio.

L’esordio del gruppo è datato 1966. La prima formazione ufficiale è stata quella con Valerio Negrini, Roby Facchinetti, Riccardo Fogli, Mauro Bertoli, Mario Goretti, Gilberto Fagioli e Bob Gillot.

Il primo 45 giri pubblicato fu Vieni Fuori e L’uomo di Ieri, mentre il secondo Quello che non sai e Bikini Beat seguito da Per quelli come noi.

Il primo grande successo

Il primo grande successo è datato 1968 con il 45 giri In silenzio/Piccola Katy. Grazie a quest’ultima canzone hanno scalato le classifiche e hanno ottenuto il successo nazionale.

In molti ricordano anche il momento in cui il bassista dei Pooh ha lasciato la formazione nel 1972 per iniziare la carriera da solista.

Seguendo la moda dei grandi gruppi dell’epoca, i Pooh decidono di andare all’estero per incidere i propri lavori. Tropico del nord del 1983 viene registrato negli studi di Montserrat, nei Caraibi.

Gli anni Novanta

Gli anni novanta si aprono per il complesso con uno dei pochi successi che ancora mancavano alla loro quasi venticinquennale carriera: a marzo vincono il Festival di Sanremo con il brano Uomini soli.

Poco dopo il Festival viene pubblicato l’album omonimo del brano proposto, che contiene brani di successo come L’altra donna, Giulia si sposa e Tu vivrai.

Nel 1993 cominciano a incrinarsi i rapporti all’interno del gruppo, col divieto di Red, Dodi e Stefano a Roby di partecipare al Festival di Sanremo con la canzone Vivrò, presente nel secondo lavoro solista di Facchinetti, Fai col cuore.

I Pooh tornano alla ribalta grazie al disco Amici per sempre, del 1996, che lancia brani come Amici per sempre, La donna del mio amiico, Cercando di te. Ironia della sorte, nonostante il titolo, questo sarà il disco con la gestazione più difficile di tutta la loro carriera. I quattro, infatti, quasi non si parlano, ogni occasione è buona per litigare e la “macchina della musica” sembra sul serio arrivata al capolinea.

Nel febbraio 1997, per festeggiare il trentennale dei Pooh, esce presso Arnoldo Mondadori Editore la prima biografia del gruppo. Si intitola “Quello che non sai”, come un loro successo degli anni sessanta, ed è curata dal giornalista e critico Franco Dassisti.

Gli anni Duemila

Il millennio si apre con Cento di queste vite (2000) che torna al suono degli anni settanta, un lavoro interessante che sicuramente mostra più impegno e carattere rispetto al precedente.

Nel 2001, per festeggiare i 35 anni di carriera, i Pooh decidono di pubblicare una raccolta celebrativa, Best of the Best, con tre inediti.

Nell’agosto del 2002 ricevono il “Premio Miglior Gruppo Italiano” della rassegna del miglior live Fatti di Musica diretta da Ruggero Pegna, riconoscimento che riceveranno anche in successive edizioni.

In questi anni i Pooh ottengono una nuova notorietà anche tra i giovani, anche grazie alla sitcom Camera Café, dove uno dei personaggi protagonisti, Paolo Bitta è un accanito fan del gruppo.

Nel 2004, dopo quasi quattro anni d’assenza, i Pooh tornano nei negozi con un nuovo CD intitolato Ascolta come l’omonimo brano che apre l’album.

Il 18 novembre 2005 esce il doppio album La grande festa, una raccolta di grandi successi più due brani inediti: La grande festa e Destini.

In occasione dei campionati mondiali di calcio del 2006, tenutisi in Germania a partire dal 9 giugno, i Pooh hanno inciso l’inno della nazionale italiana, dal titolo Cuore azzurro, il cui ricavato viene interamente devoluto in beneficenza.

Nel 2006 è stato lanciato da tutte le radio il primo dei due nuovi brani inediti dal titolo Il cielo non finisce mai, quale anticipazione del CD+DVD live intitolato Noi con voi.

A metà aprile 2009 le agenzie stampa hanno battuto la notizia che il batterista Stefano D’Orazio intendeva lasciare il gruppo dopo 38 anni di sodalizio.

Dal 1º ottobre 2009 i Pooh sono rimasti in tre: Roby, Dodi e Red.

Dal 2010 alla Reunion

Nel febbraio 2010 i Pooh annunciano l’uscita di Aladin, musical scritto da Stefano D’Orazio con la partecipazione dei suoi tre ex colleghi, autori delle musiche: il gruppo lavorava al progetto già da prima della decisione del batterista di lasciare i Pooh.

Nei concerti di questo tour i Pooh hanno sempre registrato il tutto esaurito, arrivando a totalizzare circa 500.000 presenze.

Il 6 marzo 2012 esce Pooh Legend, un cofanetto curato da Andrea Pedrinelli composto da 4 DVD e quattro libri con oltre 10 ore di filmati, molti dei quali inediti.

Per il 9 ottobre 2012 il gruppo annuncia l’uscita del nuovo lavoro intitolato Opera seconda.

La reunion dei Pooh e il ritiro dalle scene

Il 28 settembre 2015 i Pooh annunciano l’operazione “reunion” che vede il ritorno di Stefano D’Orazio alla batteria e di Riccardo Fogli alla voce.

Il 30 dicembre 2016, i Pooh terminano ufficialmente la propria carriera musicale tenendo l’ultimo concerto all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno.

Il 6 novembre 2020, dopo una settimana di ricovero in ospedale, viene a mancare il batterista Stefano D’Orazio a seguito delle complicazioni dovute al COVID-19.

In conclusione, i Pooh hanno lasciato un segno indelebile nella storia della musica italiana, attraversando diverse generazioni e portando le loro canzoni nelle case di milioni di persone. La loro musica, le loro emozioni e il loro talento continueranno a vivere nelle loro opere e nei cuori dei loro fan.



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