La Battaglia di una madre per la custodia della figlia



Cinque anni fa, ho incontrato l’uomo che sarebbe diventato il padre della mia bambina, ora cresciuta di cinque anni. Era un uomo dal temperamento forte, riservato, ma gentile con me. La mia vita familiare aveva conosciuto solo difficoltà, quindi mi innamorai facilmente e lui mi convinse a convivere con lui.



La Scelta Difficile

Dopo tre anni di una relazione che potremmo definire “abbastanza triste,” rimasi incinta. Invece di supportarmi, lui mi disse senza mezzi termini di abortire, poiché aveva nascosto il fatto di aver aperto un’attività. Io invece scelsi di tenere la mia bambina con il mio cognome. Questo segnò l’inizio della mia solitudine.

Una Lotta Solitaria

Durante la gravidanza, ho dovuto affrontare tutte le visite mediche da sola, essendo priva di patente. Ho cercato da sola un appartamento e ho dovuto affrontare un trasloco mentre ero incinta. Ho iniziato a notare un cambiamento nel suo comportamento: acquistava birra e vino sempre più spesso, diventava burbero e assente. Ho scoperto che faceva uso di cocaina e alcol.

Un Parto Traumatico

Ho cercato di resistere e aiutarlo, ma senza successo. Nel giorno del parto, sono rimasta completamente sola durante il travaglio. Nonostante i miei sforzi, ho dovuto subire un parto difficile e lui mi ha abbandonato. La sua insensibilità ha reso tutto ancora più devastante.

La Svolta

Ho impiegato sei mesi per riprendermi dai punti dopo il parto. Ma nonostante tutto, ho cercato di mantenere la calma e la dignità. Non ho mai permesso che il mio disagio personale interferisse con la cura della mia bambina. Nel frattempo, lui è peggiorato a causa dell’alcol e della cocaina, allontanandosi sempre di più dalla nostra vita.

Una Svolta Decisiva

Quando ha perso il suo cane e si è allontanato per dieci giorni, ho toccato il fondo con solo 20 euro in tasca. Ma il destino ha voluto che tornasse a casa con un cane Labrador nero. Non sapevo come gestire una bambina di cinque mesi e un cane. Un incidente terribile ha messo a rischio la vita della mia piccola.

La Separazione

Verso i dieci mesi di nostra figlia, ho finalmente preso una decisione. Ho contattato un avvocato e ci siamo separati. Era la mia unica via d’uscita da quel mondo di alcol e droga. La separazione è stata la mia liberazione.

Una Lotta Continua

Anche dopo la separazione, la nostra storia non è stata priva di difficoltà. La nostra pediatra ha dovuto segnalare nuovamente la caduta della bambina agli assistenti sociali. Ora, lui è più presente nella vita della bambina, ma ho lottato duramente per proteggerla e ho sempre avuto paura che me la portassero via.

In tutto questo, non ho mai parlato male di lui a mia figlia, anche se ho dovuto affrontare la sua violenza. La mia storia è un esempio di resilienza e amore materno incondizionato, una testimonianza di quanto una madre sia disposta a fare per il bene del proprio bambino.

(storia arrivata alla pagina Facebook di Controcopertina.com )

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