Ornella Vanoni: ”Sono profondamente frustrata dal fatto che Milano non mi riconosca”



A 88 anni, il cantante dichiara con passione: “Quando si parla di intimità, è fondamentale affrontarla con cura e rispetto, altrimenti può essere straziante”. Ornella Vanoni: “Ho avuto un’educazione agiata, ma ero ancora insoddisfatta. Gino Paoli era la mia più grande fonte di angoscia, ma mia madre mi ricordava sempre che “è solo un barbone””.



Cresciuta in un’infanzia borghese privilegiata ma isolata, Ornella Vanoni sentiva un profondo desiderio per l’amore e la compagnia dei fratelli che non avrebbe mai avuto. È stato questo desiderio, secondo lei, a scatenare le sue passioni di tutta la vita per Strehler e Gino Paoli e la sua depressione. Oggi, a 88 anni, riflette sulla sua vita e condivide la sua storia con il Corriere Della Sera: “Sono nata con un cucchiaio d’argento, eppure mi sentivo così sola; spesso mi ritrovavo nella mia stanza a immaginare i miei fratelli e le mie sorelle che ridevano e giocavano insieme. È stato allora che credo sia nata la mia natura malinconica”.

Ero estasiato quando Pippo Baudo mi ha chiesto di presentare Sanremo, ma ho dovuto rifiutare. Anche se la critica era delusa, all’inizio non mi sentivo a mio agio.

Gli amori

Non ero nemmeno alla ricerca di un marito, eppure non sapevo cosa fare. Avevo l’acne e la tubercolosi. Poi, Giorgio Strehler è entrato nella mia vita. Lo incontrai a 15 anni a Santa Margherita Ligure. Era seduto al bar, bello come sempre: era lo spasimante di un’amica di mia madre. Mi ha trasformata: si è innamorato di me, mi ha regalato dei libri e ha discusso con me della vita.

Strehler si sposò e seguì la sua passione per il teatro, nonostante la disapprovazione dei genitori. Essi consideravano il teatro come qualcosa di peccaminoso e il parrucchiere lo metteva in guardia. La madre disapprovava particolarmente Gino Paoli, definendolo un “cesso”. Inoltre, accusavano lui di essere gay e lei di essere lesbica.

Il figlio

Quando a 26 anni entrò nella sua vita l’amato figlio Cristiano, fu felicissima. Era determinata a ricostruire il loro rapporto e ora è felice che suo figlio sia contento. Ha mai rimpianto di non avere una famiglia? Non ho ancora trovato il mio partner perfetto, ma se avessi la possibilità di ricominciare da capo, lo cercherei con una piccola banda di bambini al seguito, pronti a fare un gran casino!

Il sesso

Il momento più straziante della mia vita è stato quando ho dovuto dire addio a Gino e all’ultimo capitolo della nostra storia insieme. Abbiamo condiviso un legame così intenso!
Farlo bene è assolutamente essenziale, altrimenti è straziante. Ho trascorso una notte fantastica con uno sceicco a Montecarlo e il giorno dopo gli ho mandato dei fiori per dimostrargli il mio apprezzamento.

Milano

Sono profondamente frustrata dal fatto che Milano non mi riconosca! A Carnevale in città sfilano tre maschere: quella di Berlusconi, quella del Cardinal Martini e la mia. Non sono abbastanza degno di rappresentare qualcosa per la città? Non è giusto!



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