Mara Maionchi, la storia della madre: “Era bizzarra, un po’ di tenerezza mi è mancata”



Mara Maionchi è nata il 22 aprile 1941 a Bologna. Proveniente da un retaggio multi-culturale, ma radicato strettamente in Italia, suo padre era Lucchese di nascita, mentre la madre risiedeva a Calolziocorte, nel territorio Leccese. Lascia la scuola nel 1959, intraprendendo subito vari lavori che includono un’azienda di spedizioni internazionali, un’organizzazione di prodotti antiparassitari per l’agricoltura e una ditta di sistemi antincendio.



Sulle pagine della storia del suo duraturo matrimonio, manca un nome importante: quello di sua madre. Con cui Mara aveva un rapporto delicato. «Non è venuta al mio matrimonio perché ha detto che a lei facevano tristezza, i matrimoni. Mamma era un tipo a sé, non era tenera, tuttavia è stata una donna molto resiliente». Parlando apertamente a Francesca Fagnani nel corso dell’intervista rilasciata a Belve, ha ammesso che, effettivamente, si è sentita privata di qualcosa: «Qualcosa mi è mancato, l’ho sollecitato tutta la vita a darmelo l’affetto, un abbraccio, una cosa… ma lei non ce l’aveva. E l’ho capito dopo. Ognuno è come è».

Mara Maionchi: un ritratto intimo

La carriera di Mara Maionchi ha preso una piega inaspettata nel 1959, quando ha iniziato a lavorare in una ditta di antiparassitari a Bologna. Cinque anni dopo, si è trasferita a Milano e ha iniziato a lavorare per un produttore di impianti antincendio. Nel 1967 ha risposto a un annuncio su un giornale e ha fatto il suo ingresso nel mondo della musica, diventando segretaria per l’ufficio stampa di Ariston Records. Questo incarico l’ha avvicinata a personalità significative come Ornella Vanoni e Mino Reitano. Durante i suoi anni alla casa discografica, ha incontrato Alberto Salerno, che diventerà suo marito, e ha cominciato a lavorare con una vasta gamma di artisti. Collabora con Mogol e Lucio Battisti per la casa discografica Numero Uno e nel 1975 accede alla posizione di responsabile editoriale in Dischi Ricordi. Qui scopre e lancia Gianna Nannini, continuando ad intrattenere collaborazioni con personaggi del calibro di Umberto Tozzi, Mia Martini e Fabrizio De André.

Nel 1983, lei e suo marito fondano la casa discografica Nisa, che avrebbe scoperto e lanciato Tiziano Ferro. Il suo innato talento per la scoperta di nuovi talenti le apre le porte del talent show televisivo X Factor, dove diventa giudice per diverse edizioni. Il suo successo in X Factor le consente di condurre il programma Rai 2, Scalo 76 nel 2007. Nello stesso anno, si lancia in un’altra avventura insieme a suo marito, avviando un’etichetta discografica con il nome Non ho l’età. Pubblica anche un libro di memorie, con lo stesso nome dell’etichetta. Nel 2010 Aldo, Giovanni e Giacomo la selezionano per un piccolo ruolo nel film di Natale La banda dei Babbi Natale. Collabora inoltre al singolo di My Own Key Fantastic, presentato in anteprima durante una puntata di X Factor. Nonostante Mara Maionchi non sia stata entusiasta del brano, la canzone raggiunge la seconda posizione nelle classifiche italiane. Nel 2016 pubblica un secondo libro, intitolato Il primo anno va male, tutti gli altri sempre peggio, scritto a quattro mani con Alberto Salerno. Il suo terzo libro – Se non sbagli non sai che ti perdi – viene rilasciato nel 2018 da Longanesi ed è scritto in collaborazione con il collega e amico Rudy Zerby. Dal 2019 è giudice di Italia’s Got Talent. Nel 2021, si mette alla prova come team leader contro Frank Matano nello show condotto da Alessandro Borghese Game of Talents.



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